Balneari, avviso Ue: “In Italia sviluppo preoccupante”

Sulla questione dei balneari la Ue mette nel mirino l’Italia.

Balneari, la Ue: “La legge sulla concorrenza era un buon passo, ma ora…”

«Come sapete, c’è una procedura di infrazione in corso, iniziata a dicembre 2020, e l’ultima tappa era stata la revisione della legge sulla concorrenza che era un buon passo nella giusta direzione, ma questo sviluppo è preoccupante e dobbiamo essere pronti», ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Sonya Gospodinova, rispondendo a una domanda sulla proroga italiana della concessioni balneari prevista nel decreto Milleproroghe.

«La Commissione è al corrente degli ultimi sviluppi nella procedura delle concessioni balneari e del fatto che questa modifica va a prolungare le concessioni in corso per almeno un anno. E sappiamo anche che il presidente» Sergio Mattarella «ha firmato il decreto con delle osservazioni che riguardano il profilo di incompatibilità di questa misura con il diritto europeo», ha evidenziato. «La legge non è stata ancora notificata alla Commissione, ma ne siamo al corrente, e la valuteremo e la analizzeremo per vedere quale sarà la migliore strada da intraprendere. Seguiamo gli sviluppi da vicino», ha assicurato ancora.

Il Governo pronto a intervenire

Il governo, secondo quanto si apprende, sarebbe pronto ad intervenire. La decisione, secondo quanto riferisce una fonte autorevole dell’esecutivo, è quella di accelerare. E di farlo nel giro delle prossime settimane. Ovvero molto prima dell’estate, mentre i partiti indicano la data del 27 luglio come fischio di inizio della partita per aspettare gli esiti del processo di mappatura delle spiagge. E procedere quindi dopo la conclusione del tavolo interministeriale previsto nel Milleproroghe. «Stiamo lavorando», risponde la premier Meloni a chi nella maggioranza chiede lumi sul da farsi. Il presidente del Consiglio non si sottrarrà certo al dialogo anche con le categorie del settore. La data della convocazione del tavolo interministeriale dovrebbe arrivare prima della partenza del presidente del Consiglio in India e Emirati Arabi. Nel frattempo il governo, tramite il ministro per gli Affari Ue Raffaele Fitto, porterà avanti un’interlocuzione con la Ue. Fitto mesi fa, al termine di una riunione del Consiglio dei ministri, aveva avvertito i colleghi del rischio che si sarebbe corso scegliendo la strada della proroga delle concessioni balneari. Anche perchè, a stretto giro, si pronuncerà la Corte di Giustizia europea in merito, con il rischio dello ‘scatenarsì dei ricorsi.