Goggia-Brignone, fantastica doppietta a Crans Montana

Fantastica doppietta firmata da Sofia Goggia e Federica Brignone nella discesa libera di Coppa del mondo di Crans Montana. Le due azzurre sono state le migliori nell’interpretare il difficile tracciato disegnato sulla pista del Mont Lachaux reso ancor più insidioso dalla nevicata nel tratto iniziale del percorso. Goggia ha tagliato il traguardo in 1’26″81 lasciandosi alle spalle Brignone di 15 centesimi e di 41 la francese Laura Gauche.

Goggia-Brignone, che spettaccolo

La transalpina, scesa col pettorale numero 26, è salita per la prima volta sul podio in Coppa lasciando al quarto posto, per appena due centesimi, la norvegese Ragnhild Mowinckel. Settima Laura Pirovano a sette decimi dalla vincitrice.

Nella classifica tutta italiana quella della Goggia è la vittoria numero 120 in Coppa del mondo per il movimento femminile. La campionessa bergamasca con 22 successi supera la campionessa valdostana a quota 21. Inoltre, quella ottenuta oggi nella località svizzera è la diciottesima doppietta azzurra al femminile della storia (sono comprese anche quattro triplette). E’ la quinta volta che Goggia e Brignone salgono assieme sul podio, la seconda in discesa. Il precedente risale al 14 dicembre del 2018 quando a Bad Kleinkirchheim, Sofi vinse la gara davanti a Fede e terza fu Nadia Fanchini. La prima volta assieme sul podio il 13 marzo del 2017 nel gigante di Aspen, prima Brignone, seconda Goggia e terza Marta Bassino, oggi sedicesima a 1″19.

«Non pensavo di essere prima al traguardo. Diciamo che sono stati due giorni complicati anche perchè quando hai una sola prova a disposizione e cadi alla quinta curva non è proprio il massimo. C’è, però, qualcosa che sconfigge la paura, la decisione». Lo ha detto Sofia Goggia dopo aver vinto.

«Sono contentissima, non facevo così bene una discesa libera da tre-quattro anni. Quando ci sono queste condizioni riesco sempre a far bene. La prova non è servita a nulla perchè le condizioni sono completamente cambiate e chi ha saputo adattarsi meglio ha fatto il risultato» ha invece detto la Brignone.