Il centrosinistra si consola a Milano dove Majorino batte Fontana

A Milano città risultato quasi ribaltato per i candidati alla presidenza di Regione Lombardia, rispetto al resto del territorio. Nel capoluogo primo con distacco è il candidato di centrosinistra, Pierfrancesco Majorino: ottiene il 46,83% dei voti, il 13% in più rispetto al risultato fatto nell’intera regione, pari al 33,93%.  Attilio Fontana, che in Lombardia ha ottenuto una vittoria netta con il 54,67% dei consensi, a Milano città invece non raggiunge il 40%, fermandosi al 37,69%. Terza, come nel resto della regione, si piazza Letizia Moratti, che nella sua Milano però va in doppia cifra, prendendo il 13,83% dei voti, contro il 9,87% che la candidata supportata dal terzo polo ha ottenuto a livello regionale. Da segnalare, poi, il ‘boom’ di Moratti nel Municipio 1, quello del centro, dove l’ex sindaca prende il 25,22% dei voti. Majorino supera Fontana in tutta la città e nel Municipio 3, roccaforte del centrosinistra, prende più della metà dei voti, ottenendo un 50,75%.

«Non posso che essere soddisfatto per come è andata a Milano, perchè è andata molto bene. Credo sia il momento di andare al di là dei luoghi comuni su Milano: il luogo comune è la sinistra della Ztl, noi abbiamo vinto in tutta la città». Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. «Secondo me – ha aggiunto – qui funziona una proposta progressista ma tesa a fare funzionare le cose. Non la politica del fare, ma del far funzionare le cose, che non perde tempo in mille tweet e presenze televisive e che si dà da fare». Poi il primo cittadino ha ringraziato il candidato del centrosinistra e del Movimento Cinque Stelle, Pierfrancesco Majorino, per avere «fatto la sua parte, con un grandissimo impegno». «Usciamo da queste elezioni con il vento a destra che tirava fortissimo ed era prevedibile finissero così, ma usciamo con due diamanti in tasca: il voto giovanile e Milano, e questo è importante per me», ha concluso

La deputata e segretaria del Pd Milano, Silvia Roggiani in un lungo post pubblicato su Facebook sottolinea oltre al dato amaro della sconfitta anche il lato positivo: «Nel quadro sconfortante, il Pd si è riconfermato primo partito. In città, il centrosinistra è avanti di dieci punti mentre in tutta la città metropolitana è sotto solo di due».  Un dato sottolineato anche da uno dei vincitori della partita elettorale: «E’ un dato su cui riflettere quello delle città a Milano come a Brescia – ha commentato il leader della Lega nonché ministro alle infrastrutture Matteo Salvini – Brescia è la città più importante della Lombardia che va al voto in primavera, quindi, una riflessione sul perché si stravince ovunque nelle province e si fatichi a Milano città è una riflessione assolutamente da farsi».