Serie A
10:39 pm, 24 Gennaio 23 calendario
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La Lazio straccia il Milan 4-0 e aggancia Inter e Roma: è terza

Di: Sergio Rizza
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Lazio a valanga: annienta il Milan 4-0, con due gol per tempo. Aggancia Inter e Roma a quota 37 punti e ora è terza. Per i rossoneri, una crisi che sembra senza fine, anche se restano secondi a 38 punti, a -12 dal Napoli.

Milinkovic-Savic (Lapresse)

La Lazio dell’ex Romagnoli si presenta senza Immobile e con Felipe Anderson, come previsto, attorniato da Pedro e Zaccagni (dietro, Luis Alberto, Milinkovic-Savic, Cataldi); e Milan-tipo, con Dest esterno sinistro alto al posto di Theo Hernandez, Giroud in avanti assistito da Leao, Diaz e Messias, preferito, quest’ultimo, a Saelemaekers. Dietro, il ritorno della coppia Tomori-Kalulu con capitan Calabria. In mezzo, Tonali e Bennacer. Dopo le primissime fasi incerte, allo scoccare del 5’ passa la Lazio: azione avviata da Felipe Anderson, Luis Alberto fa un velo al passaggio di Zaccagni e Milinkovic si avventa da centro area con il piatto sinistro piazzato. Per Tatarusanu, nulla da fare: 1-0. Come un coltello rovente nel burro. Tutto facile (per chi ha i piedi buoni).

Leao (Lapresse)

La Lazio è terza: in gol nel 1° tempo Milinkovic-Savic e Zaccagni

Il Milan, subìta la botta, stenta a reagire veramente. Un paio di iniziative di Leao, un tiro centrale di Tonali, e nulla più. E poi Marusic e Hysaj fanno buona guardia. La Lazio dà l’idea di mantenere saldamente il controllo. Sul fronte opposto, come sempre Anderson delizioso a cucire e ricucire tra centrocampo ed attacco, a ispirare azioni offensive. Poi, al 23’, altra brutta notizia per il Milan: forfait di Tomori (problemi muscolari alla coscia sinistra) e dentro Kjaer. Piove sul bagnato, pare: Bennacer, ammonito per un gesto di stizza, salterà il Sassuolo. Al 30’, una girata di sinistro di Zaccagni, su cross di Milinkovic, dà i bridivi ai rossoneri, ma è fuori di poco. Brividi ancora più intensi al 36’, con una discesa travolgente di Pedro. Fiammate, e controfiammate milaniste sul ribaltamento di campo. Al 37’, il meritato 2-0 biancoceleste: discesa sulla destra di Pedro e Marusic, che infila Dest e coglie il palo alla destra di Tatarusanu. Sul rimpallo, di petto, la spinge dentro (anticipando Calabria) Zaccagni, al terzo centro di fila. Lazio sul velluto. Un grandissimo primo tempo, tutto testa, tecnica, ferrea disposizione sul campo. Impalpabile il Milan, ancora alla ricerca di sé stesso. Al 45’ è quasi 3-0: Luis Alberto inventa un filtrante alla Platini, Zaccagni entra in area deciso ma Kjaer, impeccabile, gli devìa il pallone sul più bello.

Luis Alberto (Lapresse)

Nella ripresa Luis Alberto su rigore sigla il 3-0

Ripresa, nessun cambio. Milan più volitivo e “presente”: al 57’ si fa vivo, pericolosamente, dalle parti di Provedel con Leao ispirato da Messias. Ma la Lazio sembra attendere, pure concentrata e attenta. Pioli si gioca i cambi Origi, De Keteleare e Saelemaekers. Spentissimo, esce Giroud. È il tutto per tutto. La banda Sarri prova il contropiede. Ma si addormenta a tratti: e su un cross in area di Saelemaekers, Leao per poco non corregge in rete. Provvidenziale Hysaj a contrastarlo disperatamente. Al 65’, Di Bello fischia il rigore: su un lancio di Hysai, Anderson vola sulla sinistra e mette in mezzo, dove Kalulu stende Pedro che stava per correggere verso la porta. Netto. Batte Luis Alberto, in assoluto uno dei migliori dei suoi. Botta secca di destro e 3-0.

Stefano Pioli (Lapresse)

La Lazio dilaga con Felipe Anderson: 4-0 al 75′

La Lazio dilaga al 75′: quasi scherzando come il gatto col topo. Combinazione sulla sinistra tra Zaccagni e Luis Alberto che, deliziosamente, serve Felipe Anderson al centro dell’area. Solo, non sbaglia e sigla il 4-0 facile facile. Anche troppo. Rossoneri semplicemente umiliati. Nebbia totale. Nella Lazio, monumentali tutti, ma una lode particolare va a Marusic, Luis Alberto, Milinkovic-Savic, Zaccagni, Felipe Anderson. Nel Milan di Stefano Pioli, reduce dalla disastrosa Supercoppa, tutto da rifare e tanto da lavorare: totalmente assenti Leao e Giroud, male la difesa, impotente il centrocampo. Unica consolazione: Ibrahimovic a ricominciato ad allenarsi con il pallone dopo l’operazione al ginocchio. Ma non sarà lui, a 41 anni, a risollevare le sorti della baracca.

 

24 Gennaio 2023
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