Supercoppa a Riad
10:05 pm, 18 Gennaio 23 calendario
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Supercoppa, va all’Inter il derby di Riad: 3-0 al Milan

Di: Sergio Rizza
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L’Inter assapora la vendetta per gli ultimi due derby persi: batte il Milan 3-0 a Riad e incamera la settima Supercoppa italiana della sua storia.

Simone Inzaghi re di Supercoppa a Riad

La quarta Supercoppa personale (due con la Lazio, una l’anno scorso battendo la Juventus) di Inzaghi, vero re del trofeo, che così raggiunge Capello e Lippi. Amaro in bocca, e un pugno di mosche in mano, per Pioli, il cui Milan è ancora appannato dopo la brutta ripartenza post-Qatar del campionato.

Dimarco (Lapresse)

Un primo tempo tutto dell’Inter: gol di Dimarco e Dzeko

Inzaghi sceglie l’11 titolare di questi ultimi tempi, con Lukaku in panca e Lautaro e Dzeko in attacco, e Darmian ancora preferito a Dumfries; Pioli schiera a sorpresa Kjaer per Kalulu, e Messias al posto di Saelemaekers. Partita vera, e perciò “brutta”, nelle prime battute, tra pressing, contatti ruvidi e passaggi sbagliati per troppa fretta o tensione. L’Inter, al 10’, passa in vantaggio alla prima azione degna di questo nome. E che azione: costruzione dal basso di Darmian, Dzeko di prima pesca Barella sul cui traversone rasoterra si avventa Dimarco. Che di piattone sinistro infila Tatarusanu. Il fuorigioco semiautomatico, in azione per la prima volta, convalida la posizione sospetta di Barella: 1-0 e palla al centro. Il Diavolo prova a scuotersi. Al 17’, Brahim Diaz lancia Leao, che scappa via e impegna severamente Onana, che smanaccia in angolo. Una partita finalmente accesa. E al 21’, professor Dzeko fa il capolavoro: Bastoni sorprende il Milan battendo una punizione lu ga per Dzeko che entra in area se la mette sul destro smarcandosi da Tonali, tornato indietro a perdifiato, e infilando nell’angolino, in diagonale, Tatarusanu. Nerazzurri sulle ali dell’entusiasmo: provano a ripetizione giocate deliziose, spesso e volentieri di prima; i rossoneri accusano il colpo. E il portiere del Milan rischia ancora grosso: alla mezz’ora deve respingere prima una deviazione ravvicinatissima del Toro, poi una sberla dal limite di Dimarco. Al 42’ una doppia percussione Tonali-Tomori (con tiro, fuori, di quest’ultimo) mostra che il Milan comunque c’è.

Stefano Pioli (Lapresse)

Milan migliore nella ripresa, ma Lautaro chiude i conti: 3-0

Nella ripresa, il Milan (come a Lecce) prova a mostrare un altro volto. E ci dà dentro. Al 49’, una stangata di Leao, al termine di una azione costruita dal basso e in velocità, esce di poco. Un campanello d’allarme, per la banda Inzaghi. Al 55’, Onana blocca sicuro l’ennesimo tiro di Bennacer, troppo centrale. Poi un intervento di Bastoni sventa l’imminente colpo di testa, a botta sicura, di Giroud, che si stava avventando come un falco nell’area piccola. Pioli manda dentro De Keteleare, Origi e Kalulu, Inzaghi risponde con le forze fresche Gosens, Gagliardini, Correa. Ma al 75’, il 3-0: punizione di Skriniar, Lautaro sfugge a Tomori, si presenta davanti a Tatarusanu e lo infilza di esterno destro. Un pezzo pregevolissimo del repertorio di un campione del mondo. Nel Milan, molto in ombra Theo Hernandez, Giroud, il solito De Ketelaere. Rebic, subentrato, ha colto la traversa al 92′. Nell’Inter rifulgono il centrocampo di Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan, Darmian e Dimarco sulle fasce e l’attacco di Dzeko e Lautaro, entrambi immensi per generosità e numeri d’alta scuola.

Dimarco e Dzeko protagonisti (Lapresse)

Inzaghi esalta la partita dei suoi. Dzeko scherza

«Sono stati bravissimi i ragazzi a interpretare una partita perfetta, siamo stati sempre lucidi e compatti. È una coppa importantissima, era il secondo obiettivo stagionale dopo gli ottavi di Champions, da allenatore è un piacere vedere la propria squadra giocare così». Così l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi, ai microfoni di Mediaset, dopo la vittoria per 3-0 sul Milan nella finale di Supercoppa. E Dzeko, migliore in campo: «Abbiamo fatto una grande partita e dato tutto dal primo all’ultimo minuto. E’ sempre bello vincere un trofeo e sono molto contento che ne portiamo un altro a casa, con la speranza che in futuro ne possano arrivare altri. E’ stata una vittoria meritata, ora festeggiamo insieme ai tifosi e poi penseremo a tutto il resto». Poi scherza sulla sua età (36, quasi 37): «Com’è vincere alla mia età? Ho ventidue anni…».

Leao in ombra (Lapresse)

Pioli: «Una brutta sconfitta per il Milan»

«Una partita storta, non all’altezza, troppi errori: non puoi permetterteli contro una squadra che ti punisce. La sconfitta fa male perché è brutta, e in un trofeo che non riusciamo a vincere. Dobbiamo ripartire nell’unico modo che sappiamo: lavorare, lavorare meglio e tornare ai livelli che ci competono»: è questa l’amara analisi di Stefano Pioli alle prese con un Milan reduce, fra l’altro, da una bruciante eliminazione in Coppa Italia.

 

18 Gennaio 2023
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