Milano
4:18 pm, 16 Gennaio 23 calendario

Continua la rissa sullo stadio Meazza e Salvini attacca Sgarbi

Di: Redazione Metronews
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«Vittorio Sgarbi non ha alcun titolo per dire sì o no a mezza opera». Continua la rissa tra il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini e il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi sullo stadio di San Siro. Lo stadio così com’è «non è sostenibile» ha sottolineato Salvini, durante un incontro organizzato da Assimpredil Ance a Milano sul tema Milano Cortina 2026. annunciando che incontrerà «tutte le sovrintendenze italiane assieme al ministero della Cultura, perché devono tutelare e proteggere il territorio». «Dire di no a un miliardo di euro per riqualificare un quartiere è una follia indegna di un paese sviluppato – aggiunge il ministro  – Gli stadi moderni sono più sicuri e per le società sono un business. Chi ha uno stadio di proprietà come la Juventus ha più fatturato; a Madrid stanno facendo una cosa incredibile in centro città. Io sono affezionato a San Siro, sono un nostalgico e per me è un simbolo ma c’è bisogno di almeno uno stadio nuovo».

Sgarbi smentito da Sangiuliano

A fine 2022 Sgarbi aveva annunciato l’intenzione di mettere una tutela sul Meazza, aggiungendo che a partire dal 2024, scatterebbe una “tutela automatica” dello stadio, al compimento dei 70 anni dall’ultimo intervento significativo sull’edificio. Ma è stato in qualche modo smentito dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: «Sullo stadio Meazza non c’è alcun vincolo, per cui dovrà essere l’amministrazione cittadina e il sindaco di Milano a decidere cosa fare, se abbatterlo il vecchio stadio e farne uno nuovo, oppure se fare uno stadio nuovo accanto a quello vecchio di cui si richiama il valore iconico per il mondo calcistico, oppure procedere a trasformazioni del Meazza. Ma smettiamola di scaricare sul ministero, che non appone vincoli (basta andare a leggere la normativa) ed è in malafede chi lo dice».

16 Gennaio 2023
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