Abusi, violenze e stalking contro tre donne, due sono minorenni
Abusi sulla figlia minorenne della ex compagna. Pugni e morsi contro la donna con cui convive. Stalkeraggio nei confronti di una ragazzina. Tre uomini e altrettante donne. I primi, ancora una volta, carnefici. Le seconde, per l’ennesima volta, vittime.
Gli autori degli abusi, delle violenze e dello stalking
Il primo è un 58enne: vive nel milanese con la madre della bambina tra il 2012 e il 2020 e, in quegli anni, ne violenta ripetutamente la figlia.
Il secondo è un 29enne: anche lui convive con la compagna, nel bergamasco. Nel corso di una lite per futili motivi si avventa sulla donna, la ferisce al volto, al collo e alla mano per poi prenderla a pugni e a morsi. Portata al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Donato di Osio Sotto, è stata ritenuta guaribile in 5 giorni. I carabinieri sono intervenuti in seguito a una segnalazione.
Il terzo è un 33enne e per mesi perseguita una minorenne, seguendola sul bus scolastico, cercando di avvicinarla in ogni modo, provando a coinvolgere persino i suoi genitori. Stavolta sono proprio loro, i genitori, a denunciare. Lo stalker, in più occasioni – seppur madre e padre della minore gli avessero fatto intendere il forte disagio che la figlia stava vivendo per colpa sua – aveva continuato a recarsi presso l’istituto scolastico frequentato dalla vittima per incontrarla e avvicinarla. Tutti i giorni si faceva trovare alla fermata dell’autobus che la ragazzina prendeva per tornare a casa, e, a volte, era salito costringendo la minorenne a scendere per rifugiarsi in un centro commerciale. Aveva anche lasciato un post-it con il suo numero di cellulare sul parabrezza dell’auto di famiglia arrivando, addirittura, a parlare con i genitori della giovanissima riferendo loro la sua ferma volontà di conoscere la ragazza, non curante della minore età e senza temere l’intervento dei carabinieri.
Due arresti per violenze sessuale e lesioni aggravate e un braccialetto elettronico
Storie che si rincorrono in un percorso di abusi, violenze e maltrattamenti ancora difficile da abbandonare. Storie che sanciscono, ancora una volta, quanto l’idea del “femminile” venga accostata a quella di “corpi da possedere” e prevaricare, anche e soprattutto con la forza, oltre le violenze psicologiche che resteranno nascoste agli occhi di tutti.
Quello che si vede è ciò che è accaduto e le misure restrittive a cui gli autori di questi reati vengono sottoposti. Il primo uomo è stato arrestato per violenza sessuale; il secondo per lesioni aggravate e al terzo è stato notificato un divieto di avvicinamento, con l’applicazione del braccialetto elettronico.
P.P.
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