Roma
3:04 pm, 15 Gennaio 23 calendario

Femminicidio a Roma, il giorno del dolore

Di: Redazione Metronews
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ROMA E’ il giorno del dolore per la morte di Martina Scialdone, la donna di 35 anni uccisa venerdì sera con un colpo di pistola al petto dal suo ex compagno 61enne, Costantino Bonaiuti, fuori da un ristorante in viale Amelia, al quartiere Tuscolano, dove si erano dati appuntamento.

In quel punto dove la donna  ha perso la vita son o stati deposti mazzi di fiori mentre sui social si susseguono messaggi di cordoglio.

Il dolore per la morte di Martina Scialdone

Martina Scialdone era un’avvocata specializzata in diritto di famiglia e lavorava nello studio Consulup di via Panama, nel quartiere Parioli: spesso aveva a che fare con la difesa di donne maltrattate e sottoposte a violenza psicologica da parte dei loro partner.

I titolari del ristorante rispondono alle accuse di non essere intervenuti

I titolari del ristorante rispondono così, via Facebook, alle accuse che sono state mosse loro perché, secondo alcuni testimoni avrebbero invitato la coppia ad uscire dal locale perché la loro discussione dava fastidio ai clienti.

«Ci teniamo a ringraziare i nostri clienti che hanno collaborato per calmare la situazione – scrivono sul social – e che hanno potuto appurare che abbiamo fatto tutto il possibile allertando le autorità sin dal primo momento. Ringraziamo inoltre in modo particolare una nostra cliente che avendo competenze mediche ha tentato immediatamente di rianimare e dare soccorso alla ragazza».

«Stiamo collaborando nelle indagini»

E aggiungono: «In merito alle informazioni false e diffamatorie che stanno girando sul web, ci teniamo a sottolineare che non fanno altro che aggiungere dolore a questa triste storia e che sono il frutto di una ricostruzione dei fatti rilasciata da chi non era neanche presente all’interno del locale durante l’accaduto. Facciamo presente altresì che ci siamo resi totalmente disponibili a collaborare con le forze dell’ordine che stanno ancora svolgendo le necessarie indagini in merito all’accaduto».

Le parole del sindaco sull’omicidio della Scialdone

«Il brutale assassinio di Martina Scialdone uccisa senza pietà dal suo ex-compagno – dichiara il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri – ci sconvolge tutti. Roma si stringe al dolore dei familiari, degli amici, di tutti colleghi di questa giovane brillante avvocata, che nella sua attività professionale si occupava di diritto di famiglia, e anche di violenza di genere. Quella stessa violenza criminale di cui è rimasta vittima innocente, e che è un fenomeno drammatico e preoccupante che va contrastato con tutte le forze, a tutti i livelli, dappertutto».

«Necessario limitare il possesso di armi»

«A mio avviso – scrive Gualtieri su Facebook- a questo dovremmo aggiungere una riflessione sulla necessità di limitare il possesso delle armi, riducendone il numero in circolazione, per aumentare la sicurezza di tutte e di tutti.  Come Amministrazione consideriamo il contrasto alla violenza di genere una vera e propria battaglia di civiltà».

«Per questo – ricorda il sindaco di Roma – abbiamo messo in campo molte azioni, sia sul versante della protezione che della prevenzione: dal potenziamento dei centri antiviolenza alle azioni per incoraggiare la parità di genere e favorire percorsi di autonomia, fino a progetti di educazione e sensibilizzazione per formare i giovani, e in particolare gli uomini, a escludere ogni forma di violenza nel loro rapporto con le donne. Riteniamo inoltre importante creare una rete interistituzionale che coinvolga tutti, dalle procure, alle prefetture, alle istituzioni».

«Contro la violenza di genere ciascuno faccia la propria parte»

Secondo Gualtieri, comunque «tutto questo non è sufficiente se ognuno di noi non fa la propria parte. Se non alziamo l’asticella dell’attenzione rispetto a comportamenti che possono sfociare nella violenza, se non abbiamo il coraggio di intervenire davanti a situazioni che vedono le donne in pericolo. Dobbiamo a Martina tutto il nostro impegno, in prima persona, affinché simili atroci tragedie non accadano mai più».

La mobilitazione di Telefono Rosa va oltre il dolore

Il Telefono Rosa scende di nuovo in strada per manifestare e difendere i diritti delle donne.

“Lo facciamo dopo l’ennesimo femminicidio. Chiediamo alla Presidente del Consiglio che inserisca nella sua agenda la violenza di genere come una priorità. – si legge in una nota- Certamente non fermeremo i femminicidi ma abbasseremo i numeri preoccupanti”.

Lunedì 19 gennaio alle 18.30 le responsabili dei servizi gestiti del Telefono Rosa, cav, case di semiautonomia e case rifugio, aderiscono al presidio in viale Amelia, all’angolo con via Tuscolana per ricordare l’avvocata vittima di femminicidio.

La delegazione del Telefono Rosa sarà guidata dalla responsabile della casa di semiautonomia di via Gasperina, proprio nel VII Municipio. L’Associazione non mancherà nemmeno alla fiaccolata, in memoria di Martina Scialdone, organizzata dall’associazione forense Catilina, in collaborazione con il Centro Italiano Gestalt, per giovedì 19 gennaio alle 19.30. Tutte le volontarie e le professioniste del Telefono Rosa vogliono salutare la collega e stringersi intorno alla famiglia.

 

15 Gennaio 2023
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