Così a Tor Vergata si insegna psicologia applicata al digitale

Le competenze digitali sono entrate ormai nel novero delle must have skills per l’inserimento preferenziale, se non obbligatorio, nel mondo del lavoro. Negli ultimi anni la scuola e l’università italiana hanno fatto passi avanti nell’integrazione complementare delle discipline 2.0 finalizzate all’ottimizzazione della formazione professionale e accademica.

Accanto alle esigenze tecniche e pratiche, però, oggi si avverte sempre di più la necessità di affiancare a queste anche un tipo di preparazione in grado di fornire strumenti di indagine critica degli ambienti virtuali che gli studenti delle nuove generazioni vivono quotidianamente e con i quali si rapporteranno in termini lavorativi e personali nel loro futuro.

Le tematiche di psicologia applicata al digitale

Mattia Della Rocca, docente presso il dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi Tor Vergata di Roma, insegna agli studenti del corso di laurea di Scienze della Comunicazione, dell’Informazione e dell’Editoria del Dipartimento di Lettere Psicologia degli Ambienti Digitali. Il corso, inserito nei recenti anni nell’offerta formativa e uno dei pochi in Italia, nasce dalla riflessione sul concetto di ambiente digitale, in una prospettiva psicologica e filosofica, che si ispira ai principi della environmental psychology delle Ict (Information and communication technology) e delle Sts (Science and technology studies).

Le sue lezioni quest’anno sono state seguite da una cinquantina di studenti del corso di laurea magistrale, vertono su tematiche di psicologia applicata al digitale, con un particolare riferimento agli ambienti social, e non solo: dai processi di funzionamento del fenomeno dell’attenzione e persuasione online, alla rappresentazione di sé e del mondo negli e degli ambienti digitali, dalle euristiche e i bìas cognitivi tipici di questi ambienti, fino ad arrivare ad approfondimenti sul funzionamento e comportamento della intelligenza artificiale.

Uno sguardo interessante è stato rivolto anche alla dimensione emotiva del mondo online, alle declinazioni digitali di alcuni disturbi psicologici e comportamentali specifici, come la sindrome da Fomo (fear of missing out), il disturbo del comportamento alimentare e il cyberbullismo e di molti altri temi di rilevanza ed estremamente attuali.

Non sono mancate, inoltre, lezioni specifiche sul tema dell’information war e della memetic warfare, facendo riferimento ai casi più importanti offerti dalla storia contemporanea, confrontando questi fenomeni con le teorie psicologiche di riferimento. Alcuni studenti spiegano che “per noi studentesse e studenti, futuri giornalisti e comunicatori, è importante comprendere le dinamiche e il funzionamento degli ambienti digitali, per poter sviluppare competenze trasversali non solo finalizzate alle nostre professioni, ma per comprendere meglio fenomeni che viviamo anche come users nella nostra quotidianità digitale”.