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7:51 pm, 22 Febbraio 24 calendario

Stretta del ministro Valditara: “Niente smartphone a scuola sino alle medie, neanche per usi didattici”

Di: Redazione Metronews
stretta del ministro
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Arriva la stretta del ministro Giuseppe Valditara sull’uso dei cellulari in classe. «Nelle nuove “Linee guida sulla educazione alla cittadinanza” di prossima pubblicazione, in coerenza con quanto sta emergendo da diversi studi anche internazionali, è sconsigliato l’utilizzo anche a fini didattici dello smartphone dalle scuole d’infanzia alle scuole secondarie di primo grado – ha dichiarato in una nota il ministro dell’Istruzione e del Merito – per le scuole primarie è raccomandato invece l’utilizzo del tablet esclusivamente per finalità didattiche e inclusive».

Stretta del ministro sui telefonini

«Condividiamo la posizione del ministro Valditara perchè ritieniamo importante cercare di proteggere i più piccoli da fenomeni di bullismo online e soprattutto per innalzare il livello di attenzione e la qualità del comportamento in classe – ha commentato il sindacato DirigentiScuola – conosciamo bene le dispute e le discussioni che attorno al cellulare si consumano in aula con studenti sempre più insofferenti al cambio delle abitudini ormai consolidate in famiglia e sostenute dai genitori. Crediamo che le regole chiare e certe, interiorizzate nel contesto scolastico, possano anche nel contesto familiare generare cambiamenti positivi, educando gli adulti per il tramite dei piccoli. Tuttavia – prosegue il comunicato – non bisogna fare passi indietro sul digitale in classe. Il vero pericolo è lasciare il digitale fuori dalla scuola. Bisogna distinguere: un conto è l’uso improprio della tecnologia, un altro è la scelta consapevole delle tecnologie. Noi ci rifacciamo all’Unesco quando raccomanda di garantire un uso responsabile della tecnologia educativa perchè l’uso della tecnologia favorisce accesso istantaneo a informazioni, app educative, organizzazione e produttività, comunicazione rapida e non dimentichiamo che gli investimenti sul Pnrr a scuola vanno in questa e non in altre direzioni».

Nuovi device con il parental control

Sulla proposta di una stretta ai cellulari a scuola «non entro nei progetti del ministro Valditara però posso dire che noi quello che abbiamo fatto è già andato un po’ in questo senso perchè abbiamo istituito il parental control e quindi ora dobbiamo cercare di farlo utilizzare al meglio». A dirlo è la ministra della Famiglia e delle Pari opportunità, Eugenia Roccella. «Per adesso – sottolinea Roccella – le aziende hanno chiesto un anno di tempo per adeguare i nuovi device ed inserire di routine questa cosa, cioè il controllo parentale nei telefonini essenzialmente e in tutti i device, e quindi noi vogliamo sollecitare la responsabilità genitoriale perchè i ragazzi oggi sono esposti a siti inadeguati, e non solo siti, che necessitano invece di maggior controllo da parte dei genitori». Il parental control, ribadisce la ministra, «serve perchè sappiamo che l’età in cui i bambini cominciano ad essere esposti ad esempio a siti pornografici è sei anni, quindi dobbiamo intervenire e noi siamo intervenuti in questo senso».

22 Febbraio 2024
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