Cinema
9:00 am, 14 Dicembre 22 calendario

Avatar: La via dell’acqua per un’immersione fantastica

Di: Orietta Cicchinelli
Avatar: La via dell'acqua
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Finalmente in sala a 13 anni di distanza da un film che ha segnato la storia del cinema, i sequel di Avatar by James Cameron. Avatar: La via dell’acqua è cinema puro ad alto budget.

Ieri l’anteprima romana con tanto di parata di vip a seguire e gli immancabili gadget per un kolossal che si annuncia già campione d’incassi.

Avatar: La via dell’acqua 

È un film immersivo che emoziona e cattura (necessarie le tre ore per un lungometraggio di transizione) dalla prima all’ultima scena. Affronta tematiche importanti: la famiglia come forza e debolezza per ciascuno dei suoi membri (“un figlio è un figlio” e lo scopo di un padre è proteggerlo), l’amore e il rispetto per la natura, il valore dell’amicizia, perché nessuno va lasciato indietro. A costo di sacrifici, anche a costo della vita. Mai perdere di vista l’essenziale: tutto ciò che abbiamo, anche noi stessi, è solo un prestito che la Grande Madre (che sia Terra o Acqua) ci concede. Da lei veniamo e da lei torniamo. Nudi e soli, così come siamo arrivati.

Poi c’è il tema della bellezza delle differenze tra gli esseri umani, l’orrore della guerra che è sempre una sconfitta, anche per chi vince, e la condanna del bieco sfruttamento del pianeta ad opera delle multinazionali (qui impersonati, appunto, dagli umani).

La vicenda senza spoiler

Il film, accompagnato da musiche straordinarie, parte da Jake Sully che ha una famiglia su Pandora insieme a Ney’tiri. Una famiglia numerosa che è pronto a proteggere sosti quel che costi. Allorché gli umani tornano armati fino ai denti per colonizzare il suo pianeta d’adozione, la guerra appare l’unica via. Ma a rischio c’è l’incolumità della sua famiglia e così Jake decide di abbandonare la foresta e il suo titolo per proteggerla.

Un redivivo nemico del passato militare inizia a dargli la caccia per chiudere i conti una volta per tutte. Così Jake e la sua famiglia si rifugia da un popolo parente dei Na’vi che vive in un sistema di isole in armonia con il mare. Sully e la sua famiglia saranno accolti da questa tribù dagli usi tanto diversi? Si adatteranno alla nuova vita lontana da casa? E il luogo sarà abbastanza lontano per fuggire dall’ombra della guerra oppure no?

Un mondo acquatico meraviglioso

Creature, piante acquatiche e segreti lasciano a bocca aperta lo spettatore. L’acqua è ciò che ci unisce in questo magico mondo. È l’elemento da cui nasciamo e a cui torniamo, congiunge la vita alla morte, la luce al buio. Universo fantastico che la fotocamere di Cameron esplora nel minimo dettaglio. Le riprese subacque sono davvero incredibili.

Ottimo l’uso del 3D, una tecnologia che che Cameron ha lanciato e che sa usare magistralmente.  «Il 3D non rende un film mediocre un grande film, ma può rendere un ottimo film eccezionale, esaltandone le qualità» parole sue. E così è…

Personaggi ben definiti

I tanti personaggi che popolano il film sono ben definiti e caratterizzati. Mai confusi nonostante, appunto, la grande quantità. Cameron è perfetto anche nelle scene d’azione: mai confuse nonostante la grande mole di personaggi e di mezzi tecnologici. Ottimo l’uso di piani sequenza e contropiani.

Nonostante qualche momento (breve) di stasi (che forse un montaggio più veloce avrebbe evitato) Avatar: La via dell’acqua non si può mancare!

 

14 Dicembre 2022
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