ue
10:41 am, 9 Dicembre 22 calendario

Mes, ok dalla Germania. Ora manca solo l’Italia

Di: Redazione Metronews
condividi

La Corte costituzionale tedesca ha respinto il ricorso sul Mes, il Meccanismo europeo di stabilità (il cosiddetto fondo salva-Stati) dando così il via libera alla ratifica.

Insieme all’Italia, la Germania era l’unico Paese dell’eurozona a non aver ancora ratificato la riforma del Mes, attendendo proprio la pronuncia della Corte di Karlsruhe. Ma ora l’ok della Germania c’è e l’Italia rischia l’isolamento in Europa, visto che molte parti dell’attuale maggioranza di Governo, oltre ai grillini, sono concettualmente contrari al Mes.

Mes, Germania verso la ratifica

«Accolgo con favore la decisione della Corte costituzionale tedesca sul trattato del Mes. Si tratta di un passo importante che ora apre la strada alla sua ratifica da parte della Germania», ha commentato in un tweet il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe.

«Nel 2021 gli Stati membri della zona euro hanno concordato di attuare alcune riforme del meccanismo europeo di stabilità e dell’accordo sul trasferimento e la mutualizzazione dei contributi al Fondo di risoluzione unico (accordo intergovernativo). Le modifiche mirano a rafforzare l’efficacia degli strumenti di assistenza finanziaria precauzionale utilizzati dal Mes e a introdurre un sostegno comune al Fondo di risoluzione unico.
«La censura costituzionale che impugna gli atti di approvazione di entrambi gli accordi modificativi è inammissibile, in quanto i ricorrenti non hanno sufficientemente dimostrato e sostanziato la possibilità che tali atti violino il loro diritto all’autodeterminazione democratica derivante dall’art. 38, comma 1, prima frase Legge fondamentale», si legge nella sentenza della Corte. «Non sono riusciti a dimostrare che uno degli accordi di modifica potrebbe portare a un trasferimento di poteri sovrani al Mes o all’Unione europea o che un cambiamento (de facto) del quadro dell’agenda di integrazione dell’Ue che potrebbe violare il loro diritti di cui all’art. 38», si legge ancora.

Il Mes e l’Italia

Il Mes, istituito dagli Stati membri dell’area dell’euro nel 2012, serve a mobilitare finanziamenti e a fornire sostegno alla stabilità in condizioni rigorose a beneficio dei membri del Mes che stanno vivendo o sono minacciati da gravi problemi di finanziamento.
Con l’Accordo del 27 gennaio 2021 che modifica il Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità i membri del Mes hanno concordato di attuare riforme per rafforzare l’efficacia degli strumenti di assistenza finanziaria precauzionale utilizzati dal Meccanismo e per rafforzarne il ruolo l’introduzione di nuove modalità di cooperazione con la Commissione europea. Le riforme stabiliscono inoltre un sostegno comune per il Fondo di risoluzione unico. Inoltre, rivedono la procedura d’urgenza già contenuta nel Trattato Mes.
In particolare nell’Accordo del 27 gennaio 2021 che modifica l’Accordo intergovernativo, le parti contraenti hanno convenuto di modificare le regole per la mutualizzazione dei contributi ex post. In base alle modifiche proposte, i contributi ex post di tutte le parti contraenti saranno trasferiti al fondo solo se altri mezzi non sono sufficienti; e c’è un limite all’importo massimo da trasferire.

La pressione dei favorevoli: “Ora Meloni che farà?”

«Il governo ci aveva spiegato che non si poteva ratificare il trattato del Mes prima dell’espressione della Corte Costituzionale tedesca. Adesso il ricorso è stato respinto, manchiamo solo noi. E dopo averlo ratificato usiamolo, ci consentirà di accedere a risorse ad un costo finanziario risibile per cancellare liste d’attesa, potenziare gli organici e pagare come si deve il personale, investire in tecnologie e infrastrutture. Avremo un Paese dove si vive meglio e dalla prevenzione, fatta in modo sistematico ed efficace, anche un risparmio economico», scrive sui social il Presidente di Italia Viva, Ettore Rosato.

«Aspettare la decisione della Corte di Karlsruhe come previsto nella mozione della maggioranza della settima scorsa era un modo poco onorevole di prendere tempo. Oggi Meloni deve decidere se inseguire il complottismo antieuropeo oppure ratificare immediatamente la riforma del Mes evitando di compromettere la credibilità dell’Italia». Lo chiede il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova.

«Il Mes sarà ratificato anche in Germania. Adesso il governo «europeista» di Meloni a Roma che farà?». Lo scrive su Twitter Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe.

9 Dicembre 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo