influenza
4:52 pm, 5 Dicembre 22 calendario

Ondata di influenza con assalto a pediatri e pronto soccorso

Di: Redazione Metronews
condividi

Ondata di influenza in pieno svolgimento, con picco atteso per Natale. «Stiamo registrando una grande richiesta di assistenza da parte dei pazienti: ne abbiamo tantissimi ammalati a causa dei virus influenzali, in particolare i più giovani. Quella dell’epidemia stagionale, quest’anno, è una curva molto concentrata: in una settimana si ammalano tante persone quante prima del Covid se ne ammalavano in 2 settimane». Lo riferisce Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg). Fortunatamente, osserva Cricelli, «gli anziani sono molto vaccinati e hanno imparato a proteggersi, quindi si ammalano meno. Questo è un dato positivo che conferma l’efficacia della vaccinazione. L’influenza arriva con i soliti sintomi: una grande febbre con i brividi, dolori articolari, spossatezza. Dura qualche giorno, non c’è da allarmarsi, a meno che non si sia di fronte a una persona vulnerabile, anziana o con sintomi particolari. In questo ultimi casi il medico deve intervenire tempestivamente. Altrimenti si usano i normali farmaci sintomatici e, soprattutto, niente antibiotici». La rapida diffusione del virus è legata al fatto che «ci sono meno protezioni, non si usa più la mascherina né altre precauzioni. Ci stiamo avvicinando alle feste natalizie, la gente circola molto. Quello che vogliamo ricordare, soprattutto ad anziani e fragili, è che l’influenza si prende nei luoghi affollati. E se ci si vuole proteggere, il suggerimento è usare la mascherina nei posti molto frequentati», conclude Cricelli.

Ondata di influenza con picco a Natale

«Vogliamo mandare un messaggio visto l’allarme sull’incremento dei casi d’influenza: avere la febbre non è una emergenza soprattutto nei bambini, anche se è alta e protratta nel tempo. Occorre monitorare, parlare con il pediatra o per gli anziani con il proprio medico di famiglia. E poi, se davvero si vuole venire in pronto soccorso, prepararsi perché nella maggioranza dei casi sarà assegnato un codice basso e ci sarà una lunga attesa. Mi dispiace dirlo, ma la situazione è questa e dobbiamo evitare di intasare i pronto soccorso». Così Fabio De Iaco, presidente della Simeu, Società italiana di medicina dell’emergenza-urgenza, facendo il punto sull’influenza.« Gli antipiretici vanno somministrati puntualmente e nelle dosi giuste, senza la corsa all’antibiotico che è ingiustificata di fronte a una malattia virale e in assenza di segni di sovrapposizioni batteriche», conclude il presidente Simeu  Quando ci sarà il picco dell’influenza Australiana? «Nel periodo natalizio quando si arriverà a 150 mila casi giornalieri, per un totale stagionale di 10 milioni di casi a Capodanno», risponde Fabrizio Pregliasco, virologo e professore all’Università Statale di Milano. «Posso dire che l’Australiana, che è già arrivata, renderà la stagione molto tosta. Farà dei morti, come sempre – conclude – e il range delle persone che vengono a mancare per l’influenza vanno dai 5 mila ai 20 mila».

5 Dicembre 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo