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2:11 pm, 26 Novembre 22 calendario

Ischia, 155 mm di pioggia in 6 ore. Climatologo: “Costruito dove non si doveva”

Di: Redazione Metronews
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Su Ischia “sono caduti in 6 ore, tra i 120 ed i 155 mm di pioggia, con un valore orario di oltre 50 mm tra le 4 e le 5 di mattina. E dal mese di luglio ad oggi, il dissesto idrogeologico che oramai caratterizza tutti gli ambienti morfoclimatici della penisola, ha mietuto quaranta vittime. Non si può più pensare di proseguire su questa drammatica rotta sulla quale si susseguono situazioni devastanti. I cambiamenti climatici devono farci paura”. Lo afferma Massimiliano Fazzini, geologo e climatologo, docente universitario e referente del team sul rischio climatico della Società italiana di geologia ambientale in merito all’emergenza maltempo a Ischia e alla frana che ha colpito Casamicciola.

Climatologo: “Emergenza assoluta”

«C’è da rammentare – continua l’esperto – che nell’ultimo mese, la Campania è stata colpita da tre episodi alluvionali, con tipologie di precipitazioni ed effetti sull’ambiente fisico e paragonabili tra di loro in intensità e solo per buona sorte le vittime non sono state più numerose».

«Il rischio specifico derivante dalla crisi antropoclimatica, come preferisco chiamarla è diventato, agli occhi di tutti – sottolinea Fazzini – un’emergenza assoluta e se da una parte si spera che questo anno sia statisticamente eccezionale in tutte le sue evidenze climatiche, dall’altro non ci si può affidare alla sorte sperando che gli anni a venire non siano caratterizzati da tele estremizzazione dei fenomeni atmosferici».  A prescindere «dai raccapriccianti risultati della Cop 27 e dai numeri – ha concluso il climatologo – spesso poco precisi delle varie statistiche prodotte e relative agli eventi estremi di natura meteorologica occorsi nell’ultimo anno, urge una politica nazionale immediata di mitigazione del rischio, ricorrendo persino a strategie economiche di emergenza. Se per la crisi economica, ci si può adattare facendo sacrifici, le vite umane non hanno prezzo».

“A Ischia costruito dove non si doveva farlo”

Ad Ischia si è costruito troppo, in aree dove non si doveva farlo. Queste sono zone più volte interessate negli ultimi cento anni da colate di detriti e fango, nonostante l’evidenza di pericolosità ambientale si è continuato a fabbricare su aree a rischio rendendole così particolarmente vulnerabili. E oggi ne abbiamo avuto l’esempio lampante”.

“E’ da luglio che parliamo di combinazioni drammatiche- sottolinea il climatologo – è arrivato il momento di prendere coscienza che l’ambiente fisico non è più resiliente. I tempi della prevenzione purtroppo sono finiti, ce li siamo giocati negli ultimi vent’anni, è dal 2000 che lanciamo allarmi per il cambiamento climatico soprattutto in territori devastati dall’antropizzazione. Ora direi che è il momento dell’adattamento sotto il coordinamento delle istituzioni. A fronte di un rischio (alluvione, frana, etc..) bisogna mettersi al sicuro seguendo i decaloghi contenuti nei piani di Protezione civile, fare piani di adattamento alla scala di bacino, alla scala di comune, ovvero tutto ciò che possa unire le forze per mitigare il rischio specifico derivante dalla crisi climatica”.

I precedenti di Ischia

Vittime, sfollati, strade dissestate, ricostruzioni lente e abusi edilizi, molti “di necessità”. Ed immancabile la polemica politica, quella del giorno dopo. Ischia è un’isola bella e fragile, un territorio ad alto rischio sismico, ma anche provato dal dissesto idrogeologico. Quella di questa mattina all’alba non è una frana isolata nella sua storia. La notte del 30 aprile del 2006 il fango si è abbattuto su una casa della frazione Pilastri a Ischia. Morirono un padre e le sue tre figlie. Nove i feriti. Oltre quattrocento le persone sgomberate nelle zone a ridosso della collina. Le vittime erano Luigi Buono, 53 anni, cuoco in un ristorante di Ischia Porto; Anna, 18 anni, commessa in un negozio di abbigliamento; Maria 16 anni, dipendente in un supermercato; e la piccola Giulia, appena 12 anni. E il 10 novembre 2009 ancora una volta una frana, questa volta proprio a Casamicciola. Fango e detriti si portarono via Anna De Felice, 15 anni. Era nell’auto con la madre e il padre che la stavano accompagnando a scuola, all’Istituto alberghiero. I genitori si salvarono, per Anna i soccorsi furono inutili, perchè annegò intrappolata nella vettura. E ancora nello stesso comune il terremoto del 21 agosto del 2017. Una scossa poco superiore a 4 gradi provocò il crollo di tre case. Due le vittime e 42 i feriti.

26 Novembre 2022
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