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1:26 pm, 5 Novembre 22 calendario
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Navi Ong in acque italiane. Piantedosi: “Sbarca chi ha i requisiti”

Di: Redazione Metronews
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Quattro navi Ong si trovano dinanzi la costa della Sicilia orientale, e tre sono già in acque italiane, in attesa di un porto sicuro per fare sbarcare i migranti soccorsi nel mar Mediterraneo in diversi salvataggi. Il ministro Piantedosi: «Chi ha i requisiti può sbarcare. Non faremo retromarcia sui nostri obblighi umanitari».

Le quattro navi delle Ong davanti alla Sicilia

Sono le tedesche Humanity 1, con 179 persone a bordo, e la Rise Above, con a bordo 90 persone dopo che due sono state soccorse da personale medico e trasferite e a terra a Siracusa; e le norvegesi Ocean Viking (nella foto di repertorio Lapresse), 234 migranti a bordo, e Geo Barents, con 572 persone soccorse. Delle quattro navi tre sono entrate in acque territoriali italiane con il via libera di Roma, mentre resta ancora fuori la Ocean Viking, per la quale il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, aveva minacciato il 25 ottobre scorso il veto all’ingresso. Lo aveva fatto anche per Humanity 1, ma ieri la minaccia ha lasciato il posto a un ok condizionato al tempo necessario all’assistenza, definito in un’ordinanza firmata da Piantedosi, Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e Guido Crosetto, ministro della Difesa.

Migranti, Rise Above, Geo Barents e Humanity 1 vicine a Catania

Secondo i segnali dei trasponder emessi dalle navi delle Ong cariche di migranti, attualmente la Geo Barents e la Humanity 1 sono a circa 12 miglia dalla costa catanese, la prima un poco più a sud e l’altra a nord rispetto alla città etnea. La notte scorsa si sarebbero avvicinate di più alla costa per proteggersi da un violento temporale che si è abbattuto lungo la Sicilia orientale, ma poi hanno fatto ritorno in quella che definiscono la posizione di attesa. E’ sempre davanti alla costa catanese, ma all’altezza di Acireale, la Ocean Viking. E’ davanti alla costa Ionica del Messinese, più a nord di Taormina, la Rise Above, che non è distante dalle coste della Sicilia e della Calabria. Questa mattina era al largo di Siracusa.

Al porto di Augusta attraccano la “Deniau” e la “Zagara”

Intanto, la nave Jean Francois Deniau, assetto Frontex, con 88 persone a bordo, è giunta nel porto di Augusta, in Sicilia. Nello stesso porto è attraccata anche la petroliera Zagara, con a bordo 59 migranti, giunta in mattinata.

Piantedosi e le navi Ong: «Mai marcia indietro sugli obblighi umanitari»

«Le persone che hanno i requisiti possono sbarcare. Ci facciamo carico di quelle che presentano problemi di ordine assistenziale e umanitario, senza derogare al fatto che gli obblighi di presa in carico competono allo Stato di bandiera. Gli altri devono tornare fuori dalle acque territoriali e se ne deve fare carico lo Stato di bandiera». A dirlo è il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo a una domanda sulle quattro navi di Ong, con decine di migranti a bordo, a largo delle coste italiane. «Noi saremo fermi su questo principio senza venire meno a obblighi umanitari su cui non faremo mai marcia indietro. Ci sono persone malate e minori, accerteremo queste condizioni di cui ci facciamo carico a prescindere dalle regole internazionali, poi la nave dovrebbe lasciare le acque nazionali. Ma la situazione è da vedere ora per ora», ha aggiunto Piantedosi.

La risposta di SOS Humanity: «Inammissibile selezionare chi sbarcare»

«Il decreto del ministro dell’Interno italiano è illegale (prevede lo stop in rada solo per il tempo necessario a svolgere le verifiche a bordo e a soccorrere persone che dovessero versare in condizioni di fragilità, ndr). Respingere i rifugiati al confine italiano viola la Convenzione di Ginevra e il diritto internazionale. Tutte le 179 persone soccorse in mare a bordo di Humanity 1, così come a bordo delle navi di soccorso civile Ocean Viking, Geo Barents e Rise Above, hanno bisogno di protezione. L’Italia è obbligata a lasciare che tutti i sopravvissuti scendano a terra immediatamente». A dirlo all’Adnkronos è Mirka Schäfer, dell’ufficio legale di Sos Humanity, per il quale è «inammissibile selezionare chi può sbarcare e chi no».

5 Novembre 2022
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