Scaroni: «Uno stadio anche senza Inter»

Sul nuovo stadio di San Siro, Ivan Gazidis, ad del Milan, «vede la luce». A dirlo, in un’intervista alla Espn, lo stesso Gazidis:  «Abbiamo un grande progetto finanziato privatamente su cui ho dedicato molto tempo durante il mio primo anno, che però si è impantanato nella politica e nella burocrazia italiana. Ma ora si vede la luce in fondo al tunnel». «Abbiamo già l’approvazione per lo stadio, ci sono un paio di passaggi che siamo attraversando con un dibattito pubblico», ha aggiunto, «Sono molto ottimista sul fatto che il progetto dello stadio prenderà il via l’anno prossimo con tutte le approvazioni».

Sul tema è intervenuto oggi anche il presidente rossonero, Paolo Scaroni, durante l’assemblea dei soci del club rossonero sullo stadio: «C’è la possibilità che lo stadio si possa fare da soli? È in corso il dibattito pubblico, che è una procedura che viene applicata raramente che viene usata per i progetti che si fanno su suolo pubblico e per investimenti sopra i 300 milioni di euro. Mi sembra che stia procedendo abbastanza bene, ci sono delle osservazioni che vengono fatte dai residenti. Mi auguro di avere una risposta entro i primi di novembre e spero che questo processo aiuti a semplificare i ricorsi al Tar e che il giudice li guardi in maniera più benevola».

Per Scaroni possibile uno stadio senza l’Inter

Scaroni ha anche ventilato la possibilità che il Milan si faccia uno stadio proprio, senza l’Inter: «In parallelo non rinunciamo ad altre alternative. A San Siro si fa con l’Inter, perché il suolo non lo darebbero solo a noi. Non sento difficoltà economiche dell’Inter sul tema San Siro. Un investimento di questo tipo è fondamentale per creare valore per tutti i club». «Andiamo avanti ipotizzando che se avremo l’autorizzazione per San Siro, lo faremo con loro. Lavoriamo su altre ipotesi, perché non ci accontentiamo, e li si possono aprire altre soluzioni, anche di farlo da soli. Siamo aperti ad altre ipotesi».

Sala tace sull’offerta di ASM Global

Ma restano ancora molte le perplessità sull’operazione stadio. Sia per l’opposizione dei comitati cittadini, sia a seguito della lettera inviata dalla società australiana ASM Global, che nel mondo gestisce oltre 100 stadi, al sindaco di Milano, Beppe Sala, con la quale si è proposta di prendere in gestione San Siro. Asm si è detta anche disponibile ad assumersi gli oneri per la ristrutturazione del Meazza, che così non sarebbe destinato alla demolizione. Un’offerta che ha tolto ai club la potente leva dell’out-out (o ci fate costruire il progetto San Siro, o ce ne andiamo altrove). Sala ancora non ha risposto a Asm Global, ma dovrà farlo per forza, se non altro per non incappare in problemi con la Corte dei Conti.