Milano
6:07 pm, 16 Novembre 23 calendario

Stadio, Sala a Inter e Milan: fuori da Milano sarebbe un errore. E il 21 udienza contro il vincolo del Meazza

Di: Redazione Metronews
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La situazione è confusa, l’esito incerto. Di certo sulla vicenda nuovo stadio, o stadi,  a Milano e nell’hinterland ora tutti sembrano avere fretta. Sul tavolo i due stadi a Rozzano, Inter, e a San Donato, Milan, su cui le squadre stanno opzionando aree e i Comuni approvando varianti di piani regolatori. Ma intanto martedì 21 novembre ci sarà la prima udienza sul ricorso del Comune di Milano contro il vincolo della Soprintendenza che salva il Meazza e ne impedisce la demolizione. Ricorso a cui si sono uniti anche Milan e Inter. Pare di capire quindi che quella resterebbe la via maestra.

Il presidente della Regione Fontana mercoledì ha incontrato l’Inter per visionare il progetto del nuovo impianto a  Rozzano. «Mi sembra un’ottima proposta, a livello decisionale poi sono scelte che riguardano loro; noi faremo quello che ci compete – le parole di Fontana -. Chiederemo dei tavoli per affrontare quelli che sono alcuni piccoli problemi di carattere urbanistico». Soprattutto il nodo della viabilità.  Stesso problema che si pone a San Donato, dove anche il parco Agricolo Sud si è già messo di traverso. Per Massimiliano Mistretta, assessore alle Opere Pubbliche e Mobilità del Comune alle porte di Milano i tempi di realizzazione sono subordinati alla soluzione di quel nodo: «Probabile che nel 2028 il fischio di inizio del campionato per il Milan sarà a San Donato. Riteniamo che la forza del progetto e la dimensione dell’investimento faranno sì che le risposte ai timori siano efficaci. Se ciò non avverrà, è chiaro che il fischio di inizio del campionato 2028/29 non sarà a San Donato».

Stadio, il ricorso contro il vincolo

Per il sindaco di Milano Giuseppe Sala Inter e Milan farebbero «un errore clamoroso» a costruire il loro stadio fuori Milano. «Le società possono legittimamente andare a fare lo stadio dove ritengono – prosegue – io personalmente ritengo che sia un errore clamoroso per le società non fare lo stadio a Milano. Credo che uno stadio fuori Milano sia ingestibile perchè io non so quanti vigili ha Rozzano, come fa a schierare 100 vigili quando c’è la partita? E’ illusorio, secondo me si stanno raccontando anche un sacco di frottole. Una frottola che sento dire» ad esempio «è che le società garantiscono la sicurezza, ma dove? Non lo possono fare. Credo che sia un errore macroscopico delle società – ribadisce – ma credo che dal loro punto di vista possono recriminare il fatto che da noi c’è il vincolo e le nostre lentezze», il fatto cioè che «non siamo riusciti a dare risposte in tempi brevi». Comunque, «non voglio considerare questa partita finita». E poi, quanto allo stadio del Milan a San Donato, «vedo difficoltà, lì i parcheggi sono necessari essendo la metropolitana a un chilometro e un mezzo. Non credo che si possa fare un parcheggio nel parco Sud nè alla Maura».

«Neanche nel peggiore dei miei incubi avrei immaginato che il mio Comune di sinistra si schierasse anche in tribunale con 2 fondi speculativi a favore di un disastro ecologico , in opposizione alla Soprintendenza e ai comitati dei cittadini che invece vogliono salvare l’ambiente»  dice il consigliere di maggioranza dissidente Carlo Monguzzi, che ricorda anche come i comitati Si Meazza, ReferendumXSan Siro, Gruppo Verde San Siro, le Giardiniere oggi abbiano presentato un intervento ad opponendum del ricorso( cioè a favore della Soprintendenza e contro l’abbattimento).

Intanto il  Consiglio comunale di Milano ha approvato nel pomeriggio un ordine del giorno per chiedere al sindaco di convocare subito i club Milan e Inter, con l’obiettivo di chiarire lo stato delle cose, e al tempo stesso di intraprendere un percorso di rigenerazione urbana dell’area attorno all’impianto di San Siro e, in caso d’impossibilità d’abbattimento, dello stadio stesso.

16 Novembre 2023 ( modificato il 17 Novembre 2023 | 13:48 )
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