Milano
4:36 pm, 27 Settembre 23 calendario

Stadio, il Milan presenta la variante al Comune di San Donato. Ma dal Parco è già no

Di: Redazione Metronews
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Il Milan ha compiuto un primo passo formale per la realizzazione del suo nuovo stadio, presentando al Comune di San Donato Milanese una proposta di variante urbanistica per l’area denominata «San Francesco».  Che prevede un impianto da 70mila spettatori, un hotel, un «distretto dell’intrattenimento» terziario, su un’area che al momento è verde.

Lo stadio del Milan

Obiettivo della proposta, fa sapere il club rossonero in una lunga nota, sarebbe una «valorizzazione significativa dell’area, che potrebbe così beneficiare di un suo sviluppo sostenibile integrato, grazie a una serie di interventi migliorativi di urbanizzazione». Tra questi si legge la creazione a Sud di una nuova Porta di Milano; la connessione (Est-Ovest) di San Donato verso l’Abbazia di Chiaravalle e i suoi parchi; una più facile fruibilità e servizi per il Parco Sud; un’ordinata accessibilità al possibile futuro sito.

La proposta, continua la nota,  è studiata per creare uno snodo infrastrutturale unico sul territorio (ferrovia, metro, autostrade), su un’area urbanizzata con Piano Integrato di Intervento (P.I.I.) già approvato, «rigenerando al contempo un vuoto urbano di non facile soluzione». Insieme allo stadio, l’ipotesi progettuale prevede di ospitare il Museo del Club, un Milan store, i nuovi headquarters rossoneri, un hotel e un distretto per l’intrattenimento, nonchè un Energy Center per la produzione di energia sostenibile.

La richiesta di variante consentirebbe di realizzare su 108 mila mq un’area a forte e preminente vocazione sportiva, con un mix multifunzionale di strutture e servizi inserito in un contesto di 235mila m2 di verde fruibile, rispetto ai circa 80 mila mq della precedente proposta. Il Club ha incaricato CAA ICON, società internazionale leader nel settore del project management e strategic advisory, di guidare la realizzazione del progetto, mentre MANICA  sarà il Design Architect incaricato di sviluppare il masterplan del nuovo stadio e dell’intero distretto per l’intrattenimento.

Il sindaco di San Donato positivo

«È un giorno importante che ci pone di fronte a decisioni, quali esse siano, che avranno comunque un impatto sul futuro della nostra città. Viene depositato ufficialmente un progetto che può rappresentare, non solo per San Donato, una sfida e un’opportunità di sviluppo, lavoro e crescita sociale – afferma il Sindaco di San Donato Milanese, Francesco Squeri – Adesso, dopo che la società Sportlifecity ha formalizzato la scelta su San Donato per il dopo San Siro, inizia il nostro lavoro come amministrazione. Si valuteranno con attenzione i contenuti progettuali per una prima verifica di fattibilità legata all’avvio dell’iter procedurale. Come già affermato in molte occasioni, verificata la percorribilità dell’operazione urbanistica presentata, studieremo e metteremo in campo tutti gli strumenti per garantire il coinvolgimento del Consiglio Comunale, dei cittadini, delle associazioni e dei partiti politici su una scelta che dovrà sapere mettere al centro l’interesse pubblico di un’operazione che ha l’ambizione di far cogliere alla nostra città una grande opportunità di rilancio e attrattività dei prossimi anni».

Il Parco Sud ha già detto no

Ma già c’è un primo inciampo su questo nuovo percorso avviato dalla squadra rossonera: oggi il consiglio direttivo del Parco Agricolo Sud Milano ha votato all’unanimità una mozione, presentata dal consigliere Renato Aquilani, che esprime parere preventivo negativo rispetto ad eventuali richieste di costruzione di grandi impianti sportivi compresi i servizi connessi, come ad esempio i parcheggi, all’interno delle aree del Parco Agricolo, con particolare attenzione e rilievo per quanto riguarda gli spazi adiacenti all’area San Francesco, nel Comune di San Donato Milanese, in un contesto verde vicino all’abbazia di Chiaravalle e a quella di Viboldone.

«Ho ritenuto opportuno esprimermi a favore di questa mozione perché ritengo che si debba dare un segnale forte rispetto ad eventuali operazioni in contrasto con le finalità contenute nella legge istitutiva del Parco Agricolo Sud Milano, un polmone verde che fornisce ossigeno all’intera area metropolitana. Auspico che il tema dei grandi impianti sportivi venga finalmente affrontato in una logica di governo di area vasta, così come è stato chiaramente espresso dal consiglio direttivo, attraverso il protagonismo dei Comuni che costituiscono l’area metropolitana milanese. Trovo positivo che i rappresentanti degli ambientalisti, di Regione Lombardia, dei Comuni e della Città Metropolitana con il voto di oggi abbiano dimostrato la propria adesione a questa prospettiva» commenta il presidente del Parco Agricolo, Daniele Del Ben.

27 Settembre 2023
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