Meloni durissima: «Atlantismo, a costo di non fare il governo»

Dopo 24 ore di fibrillazioni, surriscaldate dagli audio “rubati” di Silvio Berlusconi con dichiarazioni tutte pro-Putin e anti Zelensky, la premier in pectore Giorgia Meloni rompe il silenzio e diffonde una nota che suona come un ultimatum, diretto a Forza Italia e al Cavaliere: «Su una cosa sono stata, sono, e sarò sempre chiara. Intendo guidare un governo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile. L’Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica. Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte del governo, a costo di non fare il governo. L’Italia con noi al governo non sarà mai l’anello debole dell’occidente, la nazione inaffidabile tanto cara a molti nostri detrattori. Rilancerà la sua credibilità e difenderà così i suoi interessi. Su questo chiederò chiarezza a tutti i ministri di un eventuale governo. La prima regola di un governo politico che ha un forte mandato dagli italiani è rispettare il programma che i cittadini hanno votato».  Prima di Meloni nel corso della giornata erano intervenuti altri esponenti di Fratelli d’Italia per ribadire la posizione atlantista, ma con toni più lievi.

In un tweet Carlo Calenda leader di Azione ha scritto: «Brava»