Venezia 2022
11:50 am, 8 Settembre 22 calendario

Venezia, l’arrivo di Brad Pitt, Reitz e Virzì

Di: Redazione Metronews
condividi

CINEMA E alla fine arriva Brad Pitt. Dopo lo sbarco di ieri a Venezia del cast di Blonde, il film sulla vita di Marilyn interpretato da Ana De Armas e coprodotto dallo stesso Pitt che sarà proiettato oggi, l’attore si è palesato a questa 79esima edizione della Mostra del Cinema. Inutile scrivere come è stato accolto. Brad Pitt sarà oggi sul red carpet per accompagnare l’attrice cubana acclamata Bond girl nel film No Time To Die al fianco di Daniel Craig.

Edgar Reitz torna alla Mostra di Venezia con Heimat

Grande accoglienza anche per il regista Edgar Reitz che con Venezia ha un rapporto stretto: nel 1984 il suo talento fu scoperto dal cinema internazionale con la prima serie di Heimat. Oggi torna dove tutto è cominciato per un premio speciale, un’attesa masterclass e l’anteprima della versione restaurata di Heimat 2, a trent’anni esatti da quando al film fu consacrato da Venezia un autentico trionfo cui seguì un’affollatissima ripresa al cinema Nuovo Sacher di Nanni Moretti.

Dopo la cerimonia di consegna del premio stamattina all’hotel Excelsior nel pomeriggio partirà la terza masterclass organizzata in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia insieme alle Giornate degli Autori e Isola Edipo per proporre i primi due episodi di Heimat 2 restaurati per la prima mondiale a Venezia.

Subito dopo Venezia il mito di Heimat rivive a Roma: da metà settembre alla Casa del Cinema tutti i weekend fino alla fine dell’anno si potrà infatti vedere o rivedere l’integrale della monumentale trilogia sulla storia della Germania, compreso il capitolo aggiuntivo L’altra Heimat – cronaca di un sogno del 2013. Una maratona senza precedenti che potrebbe finire nel Guinness dei primati e che è destinata agli appassionati del grande cinema d’autore, oggi finalmente in grado di cogliere l’ampiezza monumentale di un’opera che scandisce le trasformazioni del secolo scorso.

Proprio da Venezia, Reitz annuncia che l’opus magnum Heimat non avrà un terzo sequel sul grande schermo, ma si concluderà in libreria, con la pubblicazione a giorni in Germania dell’autobiografia del regista.

«Ho appena concluso la mia autobiografia, che è un volume di 700 pagine, che in qualche modo racconta tutta la mia vita cinematografica e soprattutto tutto il mio rapporto con la serie Heimat e il mio lavoro per e con Heimat – spiega Edgar Reitz – Quest’opera in forma letteraria conclude in qualche modo la mia impresa monumentale. Non ci sarà un altro film».

Dalla Germania all’Ucraina

La Mostra del Cinema (biennale.org) celebra oggi l’Ukrainian Day  con alcune iniziative tese a manifestare solidarietà all’Ucraina e sostegno ai suoi artisti, con particolare attenzione alle condizione dell’industria cinematografica.

Gli appuntamenti dell’Ukrainian Day allo Spazio Incontri del Venice Production Bridge all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia hanno visto susseguirsi stamattina gli interventi dell’ambasciatore dell’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk; la responsabile del National Cinema Institution dell’Ucraina, Marina Kuderchuk; il regista del film Luxembourg Luxembourg, in concorso nella sezione Orizzonti, Antonio Lukich; il regista di Freedom on Fire: Ukrainès Fight for Freedom, fuori concorso alla 79esima Mostra, Evgeny Afineevsky; l’artista che rappresenta il Padiglione dell’Ucraina alla 59esima Biennale Arte, Pavlo Makov; il curatore del Padiglione dell’Ucraina alla 59esima Biennale Arte, Boris Filonenko; la rappresentante del Cinematography Council dell’Ucraina, Polina Tolmacheva; l’addetta culturale dell’Ucraina, l’attrice e regista Daria Tregubova; il produttore e responsabile di organizzazioni umanitarie Andriy Nogin.

«Nonostante il cinema sia considerato il regno del sogno e dell’evasione, il luogo per distendersi e allontanarsi dai problemi e dagli affanni quotidiani, la Mostra del Cinema di Venezia dimostra di non essere una bolla chiusa alla realtà – afferma il direttore del festival, Alberto Barbera -. Al contrario, è una finestra aperta sul mondo e sui suoi problemi: lo abbiamo fatto con i cineasti imprigionati e perseguitati per le loro idee e ora per difendere la libertà e l’indipendenza dell’Ucraina».

«La Mostra del Cinema ha sempre mostrato grande attenzione alle opere dei cineasti ucraini e negli ultimi anni la loro presenza è stata una costante – conclude Barbera -. Noi vogliamo testimoniare la necessità di mantenere l’attenzione su un conflitto che è durato già troppo a lungo, contro una guerra assurda, tragica, incomprensibile, che provoca sofferenze indicibili a un’intera popolazione».

Alla Mostra di Venezia arriva Siccità di Virzì

Fuori concorso sarà proiettato oggi Siccità, il nuovo film di Paolo Virzì interpretato da un cast corale composto da Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Monica Bellucci, Sara Serraiocco, Elena Lietti, Claudia Pandolfi, Tommaso Ragno, Vinicio Marchioni, Diego Ribon, Max Tortora, Emanuela Fanelli, Gabriel Montesi, Beatrice Schiros, Francesca Turrini, Emma Fasano e Liliana Fiorelli.

Il film, scritto da Francesca Archibugi, Paolo Giordano, Francesco Piccolo e lo stesso Virzì, su soggetto di Giordano e Virzì, mostra una Roma colpita dalla siccità, con il letto del Tevere completamente vuoto e le persone in fila per cercare di accaparrarsi una tanica d’acqua.  In un contesto così, i personaggi si perdono e si ritrovano nella fame d’acqua che spinge tutti ad abbandonare i vecchi status per abituarsi ad una nuova socialità.

«Nel momento in cui le strade delle nostre città erano deserte ed eravamo chiusi ciascuno a casa propria, connessi l’uno all’altro solo attraverso degli schermi, ci è venuto naturale guardare avanti, interrogandoci su quello che sarebbe stata la nostra vita dopo – racconta Virzì – È stata un’occasione vitale dal punto di vista artistico per poterci interrogare sul senso del racconto, non poteva che essere un film corale».

 

8 Settembre 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo