Ambiente
11:48 am, 23 Agosto 22 calendario

Ricomparso alle Tremiti esemplare di grosso mollusco creduto estinto

Di: Redazione Metronews
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Individuato nell’Area Marina Protetta Isole Tremiti, nel foggiano, un esemplare di «Pinna rudis», mollusco comunemente chiamato «Nacchera spinosa» e simile alla Pinna nobilis, vivo e in buono stato di salute. Le Pinne nobilis e le Pinne rudis sono da qualche anno completamente scomparse (morte) a causa di una epidemia che ne ha causato la moria in tutto il Mediterraneo. «Un’epidemia che dal 2016 si è estesa dalla costa meridionale della Spagna, per poi colpire Francia, Corsica, Sardegna e tutto l’arco del Tirreno, fino alle coste della Tunisia per arrivare poi nel 2018 nel Mare Adriatico.
In meno di cinque anni l’epidemia ha portato alla completa estinzione delle Pinne nobilis e Pinne rudis nei nostri mari e purtroppo anche nel mare delle Isole Tremiti» commentano i ricercatori del Laboratorio del Mare Specie endemiche dei nostri mari. La Pinna nobilis e la Pinna rudis era stata proprio oggetto di studio, monitoraggio e censimento nel 2018 del Laboratorio del Mare, con i biologi Arcangelo Acquafredda e Claudia Nanula, studio che aveva consentito di censire circa 400 esemplari presenti nell’AMP Isole Tremiti. 

Mollusco sterminato da patogeno in tutto il Mediterraneo

Le buone condizioni di salute degli esemplari nel 2018  avevano fatto pensare alle Isole Tremiti come una possibile area di «salvezza» ma, nel breve tempo, in pochi mesi, tutti gli esemplari di Pinna nobilis e rudis furono colpiti dal patogeno appartenente al genere Haplosporidium, ribattezzato H. pinnae, che, capace di colpire il tessuto epiteliale e intestinale della nacchera in modo estremamente aggressivo che ne avrebbe poi ucciso tutti gli esemplari.
Dal 2018 le continue attività di monitoraggio avevano solo confermato il dato di fatto: non ci sono più Pinne nobilis e Pinne rudis vive nel mare delle Isole Tremiti. Ma questo fino al 21 agosto scorso, quando durante delle attività subacquee è stato individuato un esemplare di Pinna rudis vivo, in buono stato di salute e reattivo al tocco.

Una luce di speranza

«Per noi – spiegano i ricercatori del Laboratorio del Mare – una osservazione eccezionale che immediatamente ci ha portato ad avviare un programma di monitoraggio continuo per studiarne l’evoluzione. Gran parte delle attività di monitoraggio compiute negli ultimi cinque anni nel Mediterraneo si è posta una domanda ricorrente: esistono davvero zone rifugio, al riparo dal patogeno? O, in alternativa, è possibile trovare esemplari di Pinna nobilis o Pinna rudis in grado di resistere all’azione del protozoo killer?».

23 Agosto 2022
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