Taiwan
12:03 pm, 9 Agosto 22 calendario
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Taiwan, sesto giorno di esercitazioni cinesi intorno all’isola

Di: Redazione Metronews
Cina
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Per il sesto giorno consecutivo, oggi sono riprese le esercitazioni militari cinesi intorno a Taiwan. L’esercito cinese ha annunciato che oggi, per il sesto giorno consecutivo, proseguirà le manovre militari intorno a Taiwan iniziate come rappresaglia per la visita nell’isola della presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi.

In una dichiarazione pubblicata sul social network Weibo, l’Esercito popolare di liberazione, nome ufficiale delle forze armate cinesi, ha indicato che «continuerà a organizzare manovre congiunte orientate al combattimento via mare e via aerea», concentrandosi su «operazioni di contenimento e sicurezza congiunta».

La risposta di Taiwan

Le manovre iniziate giovedì scorso da Pechino, con esercitazioni a fuoco vivo e lanci di missili a lungo raggio, sono state definite «irresponsabili» da Taiwan, che oggi ha organizzato una “contro-esercitazione” per difendere l’isola da un possibile attacco cinese.

“Le esercitazioni militari mirate e su vasta scala della Cina sono una provocazione grave. La Cina ha usato la visita di Nancy Pelosi a Taipei  come pretesto, ma in diversi modi sta perseguendo le sue vere intenzioni”. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Taiwan, Joseph Wu, secondo le dichiarazioni diffuse dal dicastero, con l’accusa al gigante asiatico di “aver usato le esercitazioni” intorno all’isola per “preparare l’invasione di Taiwan”, di condurre “attacchi informatici” con l’aggiunta di “disinformazione e coercizione economica nel tentativo di indebolire il morale a Taiwan” e di avere “ambizioni geostrategiche oltre Taiwan”.
Wu ha ribadito che “la Cina minacciato militarmente l’isola per anni e continua a intensificare i suoi sforzi”, oltre a puntare “a influenzare la libertà di navigazione” con riferimento alle “acque e allo spazio aereo dello Stretto di Taiwan”.

In questi giorni il gigante asiatico – che considera Taiwan, di fatto indipendente, una “provincia ribelle” e “parte inalienabile” del suo territorio – ha “intrapreso azioni specifiche per rompere il tacito accordo di lunga data sulla linea mediana dello Stretto di Taiwan”, ha proseguito Wu, convinto che “dopo la conclusione delle esercitazioni” cinesi intorno all’isola, Pechino “potrebbe cercare di rendere ordinarie le sue azioni nel tentativo di distruggere lo status quo nello Stretto di Taiwan”. E, secondo Wu, dal punto di vista della “portata dei suoi test missilistici, la Cina sta chiaramente cercando di dissuadere altri Paesi dall’interferire nel suo tentativo di invasione”. Perché, ha affermato, “la vera intenzione della Cina dietro a queste esercitazioni militari è di alterare lo status quo nello Stretto  e in tutta la regione” e la manovre – ripete – rappresentano una “grave violazione dei diritti di Taiwan in base al diritto internazionale”.

9 Agosto 2022
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