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11:07 am, 4 Agosto 22 calendario

Nancy Pelosi non si ferma e va al confine con la NordCorea

Di: Redazione Metronews
Nancy Pelosi non si ferma
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Nancy Pelosi non si ferma. La presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha in programma di recarsi nell’Area di sicurezza congiunta all’interno della Zona demilitarizzata, al confine tra le due Coree, un’area di estrema delicatezza dal punto di vista geopolitico.

Lo ha annunciato un funzionario sudcoreano. Pelosi potrebbe così diventare il più alto funzionario Usa a visitare l’area, dopo l’ex presidente Donald Trump, che lì aveva incontrato il leader nordcoreano Kim Jong Un, nel 2019.

Nancy Pelosi vuole andare nella zona demilitarizzata

Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, in vacanza programmata questa settimana, non incontrerà Pelosi ma le parlerà al telefono in giornata, ha fatto sapere la presidenza. I media sudcoreani hanno ipotizzato che Yoon avrebbe evitato l’incontro con la speaker per non inimicarsi la Cina, dopo che la sua visita a Taiwan ha causato l’indignazione a Pechino.

Dopo la controversa visita a Taiwan, Nancy Pelosi oggi è in Corea del Sud dove, insieme al presidente del Parlamento di Seul, ha firmato una dichiarazione per la denuclearizzazione della Nord Corea. Inoltre per oggi sarebbe prevista anche la visita della Speaker americana nella zona demilitarizzata Dmz che divide le due Coree, recandosi nel villaggio di Panmumjom. Nella dichiarazione Pelosi esprime «preoccupazione per l’aumento del livello di minaccia da parte della Corea del Nord». Confermando la politica di Washington e Seul nei confronti di Pyongyang, nella dichiarazione si ribadisce che gli sforzi per denuclearizzare il Nord e per ottenere la pace attraverso la cooperazione e il dialogo sono basati su «una potente ed estesa deterrenza contro la Corea del Nord». Un modo con cui gli Stati Uniti fanno riferimento ad un’ampia gamma di risorse militari per difendere Seul.

La NordCorea attacca gli Usa: “Cercano lo scontro”

La missione permanente della Corea del Nord alle Nazioni Unite ha attaccato il governo degli Stati Uniti d’America a causa delle critiche rivolte al suo programma atomico e ha accusato Washington di essere “la pietra angolare della proliferazione nucleare”. Ha sostenuto che gli Usa cercano continuamente “lo scontro” e ha affermato che “non tollererà” critiche da parte del Paese nordamericano, dato che si tratta di una questione interna legata alla sua “sovranità nazionale”, come indica un comunicato raccolto dall’agenzia Yonhap.

“Oggi, chi erode le fondamenta del regime di non proliferazione non sono altri che gli Usa. E’ il colmo che gli Stati Uniti accusino altri di essere una minaccia nucleare”, ha puntualizzato la missione, prima di insistere che Pyongyang “non tollererà tentativi da parte degli Usa di accusare senza motivo la Corea del Nord”. Ha sottolineato che si tratta degli “interessi nazionali del Paese e dei suoi diritti sovrani”. Il segretario di Stato Antony Blinken ha indicato in precedenza che Pyongyang continua ad “espandere il suo programma nucleare illegale”, cosa che costituisce una “provocazione” a livello regionale.

4 Agosto 2022
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