Taiwan
1:16 pm, 13 Gennaio 24 calendario

Urne chiuse a Taiwan: vince William Lai, Hou ammette la sconfitta

Di: Redazione Metronews
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Urne chiuse a Taiwan, dove oggi si è votato per le elezioni di nuovo presidente e legislatura, in un voto che traccia la traiettoria delle relazioni fra la democrazia autogovernata e la Cina nei prossimi quattro anni. Vince William Lai, per la terza volta presidente dell’isola. Le operazioni di voto si sono tenute dalle 8 alle 16 ora locale, cioè dall’1 di stanotte alle 9 ora italiana.

Da un’ora dopo la chiusura delle urne, era già in testa William Lai

Poi è iniziato il conteggio dei voti: a poche ore dalla chiusura dei seggi (ne è stato scrutinato il 99%) è in testa con il 40,1% pari a oltre 5 milioni e 300 mila voti il candidato presidente Lai Ching-te noto come William Lai, attuale vice presidente dell’isola, in corsa con il Partito democratico progressista (Dpp) attualmente al potere, che sostiene l’identità separata di Taiwan dalla Cina respingendo le rivendicazioni di sovranità di Pechino.

A seguire il candidato del partito d’opposizione che ha ammesso la sconfitta Kuomintang (Kmt) Hou You-ih, considerato il più disposto al dialogo con la Cina, si attesta al 33%, pari al momento a 4.429.800 voti. Al terzo posto infine il candidato Ko Wen-jie del Partito popolare di Taiwan (Tpp), di centro, da lui fondato nel 2019, che raggiunge il 26,34%, pari a 3.485.037 voti.

Questi i tre principali schieramenti in corsa. Vincerà il candidato che otterrà il maggior numero di voti, senza ballottaggio. Il risultato finale delle presidenziali sarà annunciato stasera dalla Commissione elettorale centrale.

William Lai: «Tra democrazia e autoritarismo staremo dalla parte della democrazia»

Taiwan ha resistito «con successo» all’ingerenza esterna nelle sue elezioni. Sono le prime dichiarazioni rilasciate dal vincitore delle presidenziali disputate oggi sull’isola, il candidato del Partito progressista democratico (Dpp), Lai Ching-te.

Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Central News Agency, Lai ha definito la sua vittoria significativa per tre ragioni. L’esito delle elezioni permetterà a Taiwan di schierarsi dalla parte della democrazia piuttosto che dell’autoritarismo, prova che il popolo ha resistito «con successo» all’ingerenza esterna nelle sue elezioni e consentirà all’isola di proseguire sulla strada giusta.

«Stiamo dicendo alla comunità internazionale che tra democrazia e autoritarismo, staremo dalla parte della democrazia. La Repubblica di Cina e Taiwan continueranno a camminare fianco a fianco con le democrazie di tutto il mondo», ha affermato Lai nel suo primo discorso ai sostenitori dopo la vittoria, promettendo di voler ‘«salvaguardare Taiwan dalle minacce e dalle intimidazioni della Cina».

Hou si è congratulato con Lai

Dal quartier generale della sua campagna elettorale, Hou si è congratulato con Lai per la vittoria esprimendo «rammarico» per non essere stato in grado di interrompere la striscia di otto anni di governo del Dpp. Stando ai dati della stampa locale, l’affluenza alle urne è stata di circa il 70,6% degli aventi diritto (pari a 19,5 milioni) contro quella del 74,9% registrata nelle elezioni del 2020.

Il 70% degli aventi diritto si è recato alle urne

Intanto, secondo il canale di notizie taiwanese Set News, circa il 70,6 % della popolazione avente diritto al voto nella capitale Taipei si è presentata alle elezioni. La stessa percentuale di elettori di Taipei ha votato alle ultime elezioni del 2020. Alle elezioni del 2020 l’affluenza a livello nazionale era stato del 74,9 %, mentre nel 2016 aveva votato il 66,27 % degli aventi diritto. Le operazioni di voto si sono svolte dalle 8 alle 16 (dall’una alle nove del mattino in Italia) nei 17.795 seggi aperti in tutta l’isola.

Jet e navi cinesi intorno a Taiwan prima dell’avvio del voto

Mentre proseguono le operazioni di spoglio, il ministero della Difesa ha dichiarato di aver individuato 8 aerei militari cinesi intorno a Taiwan, uno dei quali ha attraversato la zona di identificazione della difesa aerea sudoccidentale dell’isola (ADIZ), alle 6 ora locale di questa mattina, le 23 di ieri sera in Italia, cioè poco prima dell’apertura dei seggi per le elezioni di Taiwan. Pechino non riconosce l’ADIZ. La Cina considera Taiwan la sua provincia separatista. Taipei, tuttavia, insiste sulla propria indipendenza dal 1949.

Il ministero ha aggiunto di avere individuato anche 6 navi della Marina cinese intorno all’isola.

«Le forze armate hanno monitorato la situazione e hanno incaricato gli aerei “combat air patrol”, le navi della Marina e i sistemi missilistici terrestri di rispondere a queste attività», riferisce ancora il ministero della Difesa taiwanese.

Inoltre altri due palloni cinesi hanno attraversato lo stretto di Taiwan nelle ultime 24 ore. La settimana scorsa, Taiwan aveva affermato che quattro palloni cinesi avevano sorvolato i cieli dell’isola.

Ue: “Bene per il voto ma preoccupano le tensioni, nessun cambiamento allo status quo”

“L’Unione Europea accoglie con favore le elezioni tenutesi a Taiwan e si congratula con tutti gli elettori che hanno partecipato a questo esercizio democratico. I nostri rispettivi sistemi di governo si fondano su un impegno comune nei confronti della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani”. E’ quanto si legge in una nota del portavoce dell’Alto rappresentante per la politica estera europea Josep Borrell, nella quale l’Ue sottolinea che “la pace e la stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan sono fondamentali per la sicurezza e la prosperità regionale e globale” e che “rimane preoccupata per le crescenti tensioni, opponendosi a qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status quo”.

Chi è William Lai, presidente per la terza volta consecutiva di Taiwan

William Lai (Lai Ching-te), candidato del Partito Democratico Progressista (Dpp), è il nuovo presidente di Taiwan. La sua è una vittoria storica perché consegna al Dpp, per la terza volta consecutiva, la leadership dell’isola.

Vice presidente dal 2020, 64 anni, Lai difende l’indipendenza di Taiwan e ha un passato di studi in Medicina perfezionati a Harvard.

Premier per due anni dal 2017, era stato in precedenza sindaco di Tainan per sette anni. Dal gennaio del 2023 è alla guida del Dpp, considerato “un piantagrane” da Pechino anche se non sostiene formalmente una dichiarazione di indipendenza. Prende il posto di Tsai Ing-wen che non può ricandidarsi per limiti di mandato.

La vice di Lai, Hsiao Bi-khim, che recentemente è stata inviata di Taiwan negli Stati Uniti, è stata eletta vicepresidente. Pechino l’ha sanzionata due volte come “secessionista testarda”. La Cina aveva chiesto agli elettori di Taiwan di “fare la scelta giusta” e di “riconoscere l’estremo pericolo che Lai Ching-te inneschi uno scontro e un conflitto attraverso lo Stretto”.

13 Gennaio 2024
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