Centrodestra solo per bis senza M5S. Draghi aspetta il voto

I senatori del Centrodestra di governo voteranno soltanto la propria risoluzione, che chiede un «patto» per un nuovo governo, profondamente rinnovato, guidato ancora da Mario Draghi e senza il M5S.

Centrodestra, Berlusconi e Salvini sentono Mattarella

“Il centrodestra è unito per il bene del Paese”. Sono le parole alle telecamere di Matteo Salvini di ritorno al Senato dopo il vertice di Villa Grande con Silvio Berlusconi.

Grande preoccupazione, mista a irritazione e delusione è il clima che si respira nel centrodestra di governo che si è riunito  a Villa Grande dopo aver sentito l’intervento di Mario Draghi al Senato, considerato dai più un discorso di rottura, senza nessuna apertura sui temi da inserire nell’agenda di un governo bis.

Silvio Berlusconi, nel tentare l’ultima mediazione e capire direttamente le intenzioni di palazzo Chigi e Colle, ha sentito Draghi e Sergio Mattarella. Colloquio telefonico anche tra il segretario della Lega, Salvini, e il Capo dello Stato. In queste ore concitate la serie di telefonate ha fornito al Capo dello Stato la possibilità di avere un giro d’orizzonte sulle posizioni precise di alcuni partiti.

Draghi attenderà il voto per decidere

Si va dunque verso il voto delle risoluzioni che verranno presentate dalle forze politiche in Senato sulle comunicazioni del premier Mario Draghi. Il presidente del Consiglio, spiegano fonti di governo, “attende le posizioni dei partiti, nel rispetto del dettato costituzionale”. Intanto fonti di Palazzo Chigi puntualizzano che in queste ore non c’è stato nessun contatto tra il premier e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La precisazione va fatta perché, dopo l’intervento duro della Lega in Aula, si erano fatti insistenti i rumors di un’accelerazione della crisi, senza andare alla conta in Aula. Fonti vicine al presidente del Consiglio assicurano invece che Draghi attenderà il voto per decidere della permanenza nel governo.

Il Pd riunito al Senato

Enrico Letta è al Senato, dove ha riunito i ministri, le capigruppo e altri dirigenti Pd a partire dal vice segretario Provenzano e il capo segreteria Meloni. All’incontro si è unito da poco anche il ministro e leader di Leu Roberto Speranza.