crisi di governo
11:33 pm, 20 Luglio 22 calendario

I media stranieri: “Destra e M5S fanno cadere Draghi”. “Finito periodo d’oro”

Di: Redazione Metronews
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“La destra italiana e il M5S fanno cadere Mario Draghi”. E’ il titolo di un articolo che Le Figaro dedica al “dramma di potere in più atti che va in scene da molti giorni a Roma”, nel quale ricostruisce gli ultimi sette giorni, dall’annuncio delle dimissioni del premier, fino “alla folle giornata di oggi”.

Le Figaro

“Si aspettava un ultimatum del M5S – si legge sul sito del quotidiano francese – ma è stato il Centrodestra che, offeso dalla durezza del discorso del presidente del Consiglio nei suoi confronti, ha posto le sue condizioni per sostenerlo. Alla fine, essendosi la destra e il M5S astenuti dal voto a favore del mantenimento del governo, Mario Draghi è costretto a dimettersi e dovrà recarsi al Quirinale domani mattina”.

Wall Street Journal, New York Times e Washington Post

«Sconvolgimento», «ritorno turbolento», «rancore». Così i siti dei maggiori quotidiani americani commentano la crisi del governo guidato da Mario Draghi, di cui riconoscono i successi politici nella «breve stagione dorata» dell’Italia, e il ruolo guida nel tenere unita l’Europa contro la Russia di Vladimir Putin. Il Wall Street Journal parla di «sconvolgimento in un momento cruciale per l’Italia».

«La crisi è partita – spiega il quotidiano finanziario newyorkese – quando il governo era avviato all’approvazione e all’implementazione di misure per aiutare le aziende e le famiglie ad affrontare l’aumento dei costi energetici». «L’Italia – aggiunge il Wsj – probabilmente si troverà presto ad affrontare una nuova sfida, quella legata a costi più alti per rifinanziare il debito.
Il successore di Draghi alla Banca centrale europea, Christine Lagarde, questa settimana annuncerà l’aumento dei tassi di interesse, il primo in più di un decennio». Il lungo periodo di interessi bassi, continua il quotidiano, aveva «permesso all’Italia di rifinanziare il debito a buon mercato». Secondo il Wsj l’ipotesi di una nuova maggioranza parlamentare appare improbabile, mentre le elezioni sono sempre più certe. «Sarebbe la prima volta – aggiunge – dalla fine della Seconda guerra mondiale che l’Italia tiene elezioni in autunno, un periodo nel quale il Parlamento è chiamato ad approvare il budget per l’anno seguente».

Per il Washington Post, il governo è stato «spezzato dal rancore». Gli eventi, continua, hanno «portato alla fine di un periodo di relativa unità politica e destabilizza la terza più grande economia dell’Unione europea, dove Draghi era ampiamente visto come un garante». Il quotidiano della capitale tesse le lodi del premier, ricordando come «sfruttando la sua reputazione, costruita come capo della Banca centrale europea, avesse accresciuto l’influenza dell’Italia a Bruxelles e guidato una posizione inflessibile nei confronti della Russia nella sua guerra all’Ucraina». «Ma i leader di alcuni partiti della coalizione – nota il Post – hanno fatto capire che volevano qualcosa di diverso».

Il New York Times scrive di «ritorno alla turbolenza politica». La fine dell’esperienza Draghi porterà a conseguenze sia per l’Italia sia per l’Europa. «L’ex banchiere che ha contribuito a salvare l’euro, ha usato la sua statura di statista per condurre l’Italia verso un breve periodo d’oro, lo ha condotto fuori dai peggiori giorni della pandemia da Covid, garantito e programmato la spesa dei miliardi di euro previsti dal Recovery Fund e introdotto molti sconvolgimenti nei settori dell’economia che a lungo avevano evitato la modernizzazione». Ed è stato, ricorda il Times allineandosi agli altri giornali americani, «parte essenziale nell’eccezionale unità europea contro l’aggressione russa dell’Ucraina».

20 Luglio 2022
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