crisi di governo
7:48 pm, 14 Luglio 22 calendario

Le reazioni dei partiti, fra Draghi bis e voto subito

Di: Redazione Metronews
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Immediate le reazioni dei partiti, di segno variegato. «Se cade il governo Draghi, l’Italia sarà il terzo Paese che entra dopo Francia e Gran Bretagna in una situazione di profonda difficoltà. Il mio appello accorato è che nei prossimi giorni si sia in grado di trovare le motivazioni per dare fiducia al governo Draghi». Così il segretario del Pd, Enrico Letta. «Mercoledì sarà la giornata decisiva, non oggi. In Parlamento, alla luce del sole, tutte le forze politiche dovranno dire agli italiani cosa intendono fare», ha messo in chiaro il ministro della Cultura, Dario Franceschini. «Draghi ha fatto bene, rispettando le Istituzioni: non si fa finta di nulla dopo il voto di oggi. I grillini hanno fatto male al Paese anche stavolta. Noi lavoriamo per un Draghi-Bis da qui ai prossimi mesi per finire il lavoro su Pnrr, legge di Bilancio e situazione ucraina», il commento del leader di Italia viva, Matteo Renzi.

Le reazioni dei partiti divergono

«La Lega è stata leale, costruttiva e generosa per un anno e mezzo, ma da settimane il presidente Draghi e l’Italia erano vittime dei troppi No del Movimento 5 Stelle e delle forzature ideologiche del Partito democratico. La Lega, unita e compatta anche dopo le numerose riunioni di oggi, condivide la preoccupazione per le sorti del Paese: è impensabile che l’Italia debba subire settimane di paralisi in un momento drammatico come questo, nessuno deve aver paura di restituire la parola agli italiani». Così una nota del partito di Matteo Salvini. «Complimenti al M5S per aver fatto questo guaio mentre c’è una crisi in corso, la guerra è ai confini dell’Europa, la borsa già è crollata oggi, lo spread è salito e c’è un’impennata dei prezzi delle materie prime. È da irresponsabili aver provocato questo caso, con un’arroganza e ricatti inaccettabili», ha sostenuto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. «In parole semplici abbiamo bruciato la migliore (e forse ultima) riserva della Repubblica nel momento in cui il Paese ne aveva più bisogno. La follia italiana è tutta qui», ha dichiarato il segretario di Azione, Carlo Calenda.

«È ora di far votare gli italiani»

«È ora di dare libertà ai cittadini di votare. Dobbiamo chiedere al capo dello Stato che questo Parlamento venga sciolto, la Costituzione dice che il presidente può sciogliere le Camere quando ravvisa troppa distanza tra Palazzo e quello che vogliono i cittadini e oggi la distanza è siderale», ha sostenuto dall’opposizionela leader di FdI, Giorgia Meloni: «È quando c’è una tempesta che hai bisogno di chiedere ai cittadini chi deve essere il capitano della nave – ha proseguito – che deve essere riconosciuto dall’equipaggio e sapere quale deve essere la rotta. Non sono d’accordo con l’idea che la democrazia è buona per i giorni di sole, che puoi votare solo quando le cose vanno bene, soprattutto se vanno bene per il Pd. Qui pare che bisogna aspettare, perché c’è la pandemia… la guerra… sale lo spread… . Che ti pare che voti se si lasciano Totti e Hilary? Bisogna aspettare che il Pd si inventi un modo per restare in sella pure se gli italiani non lo vogliono votare».

14 Luglio 2022
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