crisi di governo
6:53 pm, 14 Luglio 22 calendario

Draghi al Quirinale rassegna le dimissioni, Mattarella le respinge

Di: Redazione Metronews
Il premier Draghi
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Il presidente del Consiglio Mario Draghi è giunto al Quirinale e ha rassegnato le dimissioni.

Lo stessopremier aveva in precedenza annunciato ai ministri, nel Consiglio dei ministri. che sarebbe salito al Colle per rassegnare le sue dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto il presidente del Consiglio dei ministri, riferisce una nota del Quirinale,  non ha accolto le dimissioni e ha invitato il presidente del Consiglio a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica.

Draghi dunque riferirà mercoledì alle Camere.

Le dimissioni di Draghi, per lui l’applauso dei ministri

“Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più”. Queste le comunicazioni del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, al Consiglio dei Ministri.

Un applauso dei ministri che accompagna Mario Draghi all’uscita dalla sala del Consiglio di Palazzo Chigi, il premier dimissionario che a sua volta saluta, ringraziando i membri del governo e poi si dirige al Colle. E’ l’epilogo del cdm di questa sera, secondo quanto raccontano i presenti. Dopo che Mario Draghi ha reso noto che avrebbe rassegnato le dimissioni tra i presenti si è registrato un “silenzio assordante”, come rivela un ministro. Poi lo scioglimento della riunione di governo, con i ministri che hanno voluto far sentire la loro vicinanza al premier.

Il discorso di Draghi: “Venuto meno il patto di fiducia”

Draghi prosegue: “E’ venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo. In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani. Grazie”.

Una giornata drammatica dopo il no alla fiducia del M5S di Conte

Un’ora di colloquio con Sergio Mattarella dopo il voto del Senato. Poi un Consiglio dei ministri lampo, inizialmente previsto per le 15,30 slittato poi alle 18,15. Una riunione brevissima, durata meno di un quarto d’ora, il tempo di comunicare ai ministri la sua decisione: Mario Draghi consegnerà a breve nelle mani del presidente della Repubblica le sue dimissioni da capo del governo. La decisione del premier arriva al termine di una giornata drammatica, segnata dall’annuncio di ieri del M5S di Giuseppe Conte di non votare la fiducia al governo sul decreto Aiuti in Senato. Annuncio che si è materializzato oggi nella seduta di palazzo Madama. Il «patto di fiducia alla base dell’azione del governo non c’è più», dice Draghi ai ministri, annunciando che «questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica».

Le dimissioni di Draghi sui siti di tutto il mondo. Per la Tass è la prima notizia

Le dimissioni di Mario Draghi sono immediatamente finite su tutti i siti di informazione del mondo.

Ma soprattutto sono diventate la principale notizia del sito dell’agenzia stampa russa Tass. “Motivo delle dimissioni – si legge – è stato il rifiuto del M5S, uno dei partiti della coalizione di governo, che fino a poco tempo fa ne costituiva la base – di partecipare al voto sulla fiducia al governo nella camera alta del parlamento italiano (il Senato), che hanno formalmente segnato il loro ritiro dalla maggioranza parlamentare”.

La notizia campeggia sulla homepage del sito della Bbc che titola «Il premier italiano lascia dopo il collasso della coalizione», mentre il Guardian spiega che «la crisi è scaturita dal boicottaggio del Movimento Cinque Stelle di un cruciale voto di fiducia». «Per l’ex presidente della Bce non esistono più le condizioni per un ‘governo di unità nazionalè», riferisce il Financial Times.
Spazio in apertura anche sul francese Le Figaro che riporta l’annuncio delle «dimissioni stasera» di Draghi mentre Le Monde guarda allo «sgretolamento della coalizione», riferendo che il «Movimento 5 Stelle, membro della coalizione al potere, ha deciso di boicottare un voto di fiducia su un testo in discussione al Senato e questo ha provocato l’annuncio delle dimissioni».
El Mundo spara secco un «Mario Draghi si dimette da premier italiano», El Pais parla di «nuova crisi politica» per l’Italia e aggiunge: «L’ex presidente della Bce non ha accolto la dissidenza del Movimento 5 Stelle nel voto di fiducia al Senato e ora il capo dello Stato deve trovare una soluzione».
La vicenda è seguita con attenzione anche dall’altra parte dell’Atlantico: la Cnn riporta la notizia, sottolineando nell’articolo che Draghi ha annunciato il passo indietro «pur avendo vinto il voto di fiducia in Parlamento». «Il voto di fiducia ha messo in mostra le fratture nella coalizione del premier Draghi dopo che un partito anti-establishment ha ritirato il sostegno, aprendo una crisi politica», spiega il New York Times.

14 Luglio 2022
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