Torino
7:09 pm, 27 Giugno 22 calendario

Torino per ora non chiude le fontane, Saluzzo mette i rubinetti

Di: Redazione Metronews
condividi

Restano aperte, per ora, le fontane pubbliche, i cosiddetti toretti di Torino. Lo ha confermato l’assessora all’Ambiente, Chiara Foglietta, che in Sala Rossa, in risposta a un question time del consigliere di Lista Civica per Torino, Silvio Viale, ha riferito il contenuto di una nota di Smat (Società Metropolitana Acque Torino) che monitora con verifiche anche statistiche sulle risorse idriche utilizzate, per quanto attiene la captazione, la potabilizzazione e l’erogazione dell’acqua potabile ai cittadini, tutti i 290 comuni che gestisce. Sulla base dei rilievi, sottolinea il documento «la Città di Torino con altri 165 Comuni rientra nel livello 4 ossia con attenzione ordinaria», poiché «il 75% delle acque captate ha origine da falda profonda (oltre 130 metri) che attualmente non risente di variazioni significative ed è monitorata quotidianamente, il 20% viene prodotta dal potabilizzatore del fiume Po e nonostante il fiume presenti un livello minimo storico non si registrano criticità o diminuzioni di portata». Per quanto riguarda le fontanelle pubbliche, Smat ha sapere che «stante l’attuale situazione non si ritiene opportuno limitarne l’erogazione» e si fa notare che garantiscono «un importante servizio sociale sanitario, mantengono un continuo flusso nelle reti idriche ed evitano fenomeni di vandalismo qualora venissero chiusi, tenendo conto che l’acqua non utilizzata ritorna in natura».

Rubinetti alle fontane di Saluzzo

Pulsanti o rubinetti alle fontane pubbliche e niente irrigazione del verde pubblico. Così Saluzzo, comune del cuneese, per iniziativa del sindaco Mauro Calderoni, tenta di arginare l’emergenza idrica. Già la scorsa settimana il primo cittadino aveva emesso un’ordinanza che vietava alla cittadinanza di usare l’acqua dell’acquedotto per scopi diversi da quello alimentare e di igiene personale. Gran parte delle 57 fontane in giro per l’abitato, nelle ultime settimane, sono già state dotate di rubinetto a pulsante o a sfera in modo che il getto sia a richiesta e non continuo. Inoltre, è stato ordinato lo spegnimento dei sistemi di irrigazione in parchi, giardini e nelle rotonde per il quale si stima un risparmio di 10 mila metri cubi d’acqua, pari a 10 milioni di litri, e sono state disattivate anche tre fontane ornamentali. «In condizioni di normalità – spiegano i tecnici del municipio – le fontanelle pubbliche a getto continuo e ben regolato svolgono un importante funzione di stabilizzazione della pressione in rete e erogano l’acqua buona alla temperatura ideale. La situazione specifica della rete di Saluzzo è tutt’oggi sotto controllo e la richiesta alla cittadinanza di non sprecare acqua è quindi un atto di solidarietà e rispetto per i cittadini di altre zone che invece già patiscono le conseguenze della siccità».

Cirio chiede stato di emergenza

«E’ necessario che il governo dichiari lo stato di emergenza». Torna a sollecitare l’esecutivo il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, che già nei giorni scorsi aveva a più riprese sottolineato la necessità del provvedimento. «Questo – aggiunge – consente di attivare da una parte le risorse che servono per compensare i danni all’agricoltura che purtroppo già ci sono – prosegue Cirio – e dall’altro semplificare le procedure burocratiche necessarie per interventi tampone, come la creazione di vasche e micro invasi per dare un pò di fiato all’emergenza siccità».

27 Giugno 2022 ( modificato il 7 Dicembre 2022 | 11:53 )
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo