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1:44 pm, 21 Giugno 22 calendario

Kaliningrad, Mosca durissima: “Presto reazione”

Di: Sergio Raffo
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Mosca è durissima sulla questione Kaliningrad e “risponderà presto alla decisione di Vilnius di dichiarare un blocco dei trasporti nella regione di Kaliningrad, questo colpirà gravemente gli abitanti della Lituania”. Lo ha scritto su Telegram il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Nikolaj Patrushev.

Kaliningrad, Mosca e la Ue

Mosca ha chiesto che l’Unione europea riapra al normale transito merci tra Kaliningrad e il resto della Russia e ha minacciato contromisure se non sarà fatto, ha reso noto il ministero degli Esteri russo in una nota dopo aver convocato l’ambasciatore dell’Ue a Mosca, Markus Ederer. «Una forte protesta è stata espressa al rappresentante dell’Ue in relazione alle restrizioni unilaterali anti-russe al transito delle merci tra la regione di Kaliningrad e il resto del territorio della Federazione russa», si legge nel comunicato.

L’ambasciatore della Ue «è stato informato dell’inammissibilità di tali azioni in violazione degli obblighi legali e politici dell’Unione europea e che portano a un’escalation delle tensioni», ha affermato. «L’immediata ripresa del normale funzionamento del transito per Kaliningrad è stata richiesta con la promessa di contromisure» in caso non venisse attuata, conclude il ministero.

L’ambasciatore Ue: “Si usi la diplomazia”

Il rappresentante dell’Ue a Mosca, Markus Ederer, sollecita una soluzione diplomatica sulla questione del blocco di Kaliningrad. Convocato al ministero degli Esteri russo, dove è stato ricevuto dal numero due Alexander Grushko, con il quale ha avuto un colloquio di “20 minuti”, Ederer ha detto ai giornalisti di “aver avuto l’opportunità di chiarire la posizione dell’Europa sul transito delle persone, che sta funzionando normalmente, e che la Lituania non ha assunto alcuna misura unilaterale, ma sta applicando le sanzioni Ue”. “Faccio appello ai russi – ha detto il rappresentante di Bruxelles a Mosca – perché dimostri sangue freddo e non ci sia un’escalation né nelle parole né nei fatti e risolva questa disputa con mezzi diplomatici”.

La posizione della Ue

La posizione della Commissione Europea riguardo al blocco di alcune merci attuato dalla Lituania sulle linee ferroviarie che collegano la Russia con l’enclave di Kaliningrad “è molto chiara: le nostre sanzioni” adottate contro la Russia per la guerra in Ucraina “comprendono restrizioni su alcune merci e includono anche il transito di quelle merci sul territorio Ue”, dice il portavoce Daniel Ferrie, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. In questo caso, precisa il portavoce capo Eric Mamer, “non è la Commissione che dà raccomandazioni ad un Paese membro, ma è il Paese membro che attua decisioni prese dal Consiglio in materia di sanzioni contro la Russia. La Lituania sta facendo quello che deve fare in base al regime sanzionatorio”.

Per Ferrie “non è una sorpresa che la Commissione dia linee guida agli Stati” sull’applicazione delle sanzioni. “Siamo in contatto con gli Stati membri sulle sanzioni”, aggiunge. Le sanzioni, continua Mamer, comportano dei “costi”, ma “il solo fatto per cui potremo cambiare il nostro modo di pensare sulle sanzioni è che la Russia ritiri le truppe dall’Ucraina e fermi la guerra. E’ questo il motivo per cui abbiamo deciso sei pacchetti di sanzioni” contro la Russia. “Siamo tutti al corrente del fatto che c’è un prezzo da pagare nel breve termine per raggiungere un obiettivo di lungo termine, degradare la capacità della Russia di fare la guerra in Ucraina. Ci sono naturalmente conseguenze in Europa, ma hanno un impatto molto più grande sulla Russia”, conclude.

Finlandia e Svezia nella Nato, la Russia rafforza i confini

Non solo: la sicurezza delle frontiere russe deve essere potenziata in relazione alle nuove minacce, tra le quali la possibile ammissione di Finlandia e Svezia alla Nato, ha detto il segretario del consiglio di sicurezza russa Nikolai Patrushev, che tra l’altro oggi ha visitato Kaliningrad dove ha avvertito Vilnius che la risposta di Mosca alla decisione di bloccare parzialmente il transito delle merci verso l’exclave russa avrà gravi conseguenze per la popolazione del Paese baltico.

Il nodo del Corridoio di Suwalki

Di particolare interesse anche per la Nato, nella regione, è il cosiddetto Corridoio di Suwalki, lungo 65 km, che corrisponde al confine tra Lituania e Polonia e che è “bloccato” a Nord proprio da Kaliningrad, quindi territorio russo, e a sud dalla Bielorussia, paese direttamente dipendente da Mosca.

Il corridoio di Suwalki è considerato strategico dalla Nato perché consente di collegare Estonia, Lettonia e Lituania agli altri Paesi dell’alleanza atlantica.

Se il corridoio di Suwalki venisse attaccato dalla Russia, permetterebbe a Mosca di collegare da una parte Kaliningrad e dall’altra la Bielorussa, “tagliando” quindi fuori dall’aiuto della Nato i tre paesi baltici, che resterebbero isolati.
21 Giugno 2022 ( modificato il 1 Marzo 2024 | 14:34 )
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