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1:54 pm, 20 Giugno 22 calendario

La Lituania blocca merci verso Kaliningrad, ira di Mosca

Di: Redazione Metronews
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La Lituania limita il transito di alcune merci verso l’exclave russa di Kaliningrad e scatta la reazione di Mosca. “La limitazione è senza precedenti e illegale”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov “Questa decisione è davvero senza precedenti ed è dovuta alla decisione dell’Unione Europea di estendere le sanzioni al transito. Consideriamo anche questo illegale”.

Il blocco merci verso Kaliningrad

Il portavoce del Cremlino ha dichiarato che la situazione attuale è “più che grave” e “richiede un’analisi molto approfondita prima di formulare qualsiasi misura e decisione, questa analisi approfondita sarà effettuata nei prossimi giorni”. Allo stesso tempo, Peskov non ha risposto alla domanda se il Cremlino abbia ricevuto indicazioni dalle autorità di Kaliningrad su possibili misure di ritorsione.

La Lituania: “Effetto delle sanzioni Ue”

Le ferrovie lituane hanno notificato due giorni fa alle ferrovie della regione di Kaliningrad limiti al transito di un certo numero di merci dalle regioni russe nel rispetto delle sanzioni europee contro la Russia.

Il blocco di Kaliningrad «non è un’azione della Lituania, si tratta delle sanzioni Ue che sono entrate in vigore dal 17 gennaio ed è l’industria, in questo caso le Ferrovie, che le sta applicando», ha dichiarato il ministro lituano, Gabrielius Landsbergis, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri. «Stanno informando i loro clienti che dal 17 giugno le merci sanzionate, l’acciaio e altre merci a base di minerale di ferro non potranno più transitare in Lituania. Viene fatto con le consultazioni con la Commissione europea e secondo le linee guida della Commissione europea», ha spiegato. «Quindi penso che ci siano state alcune informazioni false diffuse dalle autorità russe, non è la prima volta, ma sono contento che abbiamo la possibilità di spiegarlo», ha evidenziato il capo della diplomazia lituana.

La Lituania ha bloccato solamente il transito delle merci russe dirette a Kaliningrad, e provenienti dall’enclave russa, colpite dalle sanzioni Ue, precisa il ministero degli Esteri di Vilnius in una nota che riassume quanto comunicato all’incaricato d’affari russo in Lituania, Sergei Riabokon.
“E’ stata consegnata al diplomatico russo una nota in cui si spiega l’attuazione delle misure restrittive dell’Unione europea su alcune categorie di beni in transito attraverso la regione di Kaliningrad. Durante l’incontro, è stata smentita l’informazione diffusa dai russi secondo cui la Lituania ha bandito il transito attraverso la regione di Kaliningrad”.
“Il transito di persone e il trasporto di merci non soggette al regime di sanzioni Ue da e per la regione di Kaliningrad prosegue attraverso il territorio della Lituania. La Lituania non ha imposto alcuna restrizione unilaterale, individuale o ulteriore a questo transito. La Lituania attua in modo coerente le sanzioni Ue che hanno tempi diversi”, si legge nella nota diffusa oggi dal ministero degli Esteri. Sabato il governo lituano aveva annunciato l’inizio dello stop al transito beni russi sanzionati diretti e provenienti da Kaliningrad.

La reazione della Russia

La Russia si riserva il diritto di agire in difesa dei propri interessi, nel caso in cui la Lituania non revocherà il blocco al transito delle merci tra Kaliningrad ed il resto della Federazione. E’ quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri di Mosca, nella quale si dà conto della convocazione dell’incaricata d’affari lituana Virginia Umbrasene, alla quale è stata espressa “la forte protesta in connessione con un bando imposto da Vilnius senza una precedente notifica alla Russia sul transito ferroviario di un’ampia gamma di beni verso la regione di Kaliningrad attraverso il territorio della Lituania”.

“E’ stata chiesta l’immediata cancellazione di queste restrizioni”, si legge nella nota, nella quale si avverte che “finché non riprenderà pienamente il transito commerciale tra la regione di Kalinigrad ed il resto del territorio russo attraverso la Lituania, la Russia si riserva il diritto di agire in difesa degli interessi nazionali”.

Kiev: “La Russia non ha il diritto di minacciare la Lituania”

«La Russia non ha il diritto di minacciare la Lituania. Mosca deve incolpare solo se stessa per le conseguenze della sua invasione non provocata e ingiustificata dell’Ucraina». Lo ha affermato su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, alla luce delle minacce di Mosca a Vilnius, dopo che questa ha bloccato il transito di beni soggetti a sanzioni Ue verso l’enclave russa di Kaliningrad. «Lodiamo la posizione di principio della Lituania e sosteniamo fermamente i nostri amici lituani», ha aggiunto il capo della diplomazia di Kiev.

Kaliningrad e i missili nucleari

La regione russa di Kaliningrad è una enclave inclusa entro il Mar Baltico, la Lituania e la Polonia, proiezione di Mosca in Europa e base della Flotta del Mar Baltico, oltre che, dal 2018, dei missili Iskander che possono essere armati sia con testate convenzionali che nucleari) con gittata di 500 chilometri.

Nasce (la data è fissata nel 1255, l’anno in cui fu costruita la Fortezza) come Koenisberg, borgo medievale teutonico, poi capitale della Prussia dall’inizio del Settecento, patria del filosofo Immanuel Kant che vi nacque e visse senza mai lasciarla (è ancora sepolto vicino alla cattedrale).

La città fu rinominata, e ricostruita, dopo che era stata rasa al suolo dall’Armata rossa, Kaliningrad nel maggio del 1946, meno di un anno dopo l’annessione della regione che la circonda alla Russia sovietica, in onore di Mikhail Kalinin, protagonista della Rivoluzione d’Ottobre appena scomparso. L’annessione all’Urss fu sancita dagli accordi di pace di Postdam. Fu allora russificata, con uno dei movimenti forzati di popolazioni che caratterizzarono il regime di Stalin.

Era stata chiusa agli stranieri fino al 1991. Dopo il crollo dell’Urss, è stata creata una zona economica speciale, per cui la maggior parte delle merci importate, e portate nel resto della Russia attraverso la Lituania, strada che da oggi è chiusa, e la Bielorussia, sono escluse dai dazi. La crisi di Kaliningrad era già iniziata, con le sanzioni che bloccano le importazioni da cui la sua economia dipende quasi interamente.

Il nodo del Corridoio di Suwalki

Di particolare interesse anche per la Nato, nella regione, è il cosiddetto Corridoio di Suwalki, lungo 65 km, che corrisponde al confine tra Lituania e Polonia e che è “bloccato” a Nord proprio da Kaliningrad, quindi territorio russo, e a sud dalla Bielorussia, paese direttamente dipendente da Mosca.

Il corridoio di Suwalki è considerato strategico dalla Nato perché consente di collegare Estonia, Lettonia e Lituania agli altri Paesi dell’alleanza atlantica.

Se il corridoio di Suwalki venisse attaccato dalla Russia, permetterebbe a Mosca di collegare da una parte Kaliningrad e dall’altra la Bielorussa, “tagliando” quindi fuori dall’aiuto della Nato i tre paesi baltici, che resterebbero isolati.

20 Giugno 2022
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