Teatro Milano
2:00 pm, 17 Maggio 22 calendario

Renato Sarti rilegge “Line” al della Cooperativa

Di: Redazione Metronews
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TEATRO Da stasera al 29 maggio e poi dal 7 al 12 giugno andrà in scena in prima nazionale al Teatro della Cooperativa il surreale atto unico di Israel Horovitz dai fortissimi echi beckettiani, Line, diretto da Renato Sarti. Un testo sulla competitività, cifra e piaga della civiltà occidentale più di cinquant’anni fa, quando il testo è stato scritto, come oggi. Lo spettacolo vuole anche essere un omaggio al grande drammaturgo americano recentemente scomparso. In scena Valerio BongiornoFrancesco MeolaRossana Mola, Mico Pugliares Fabio Zulli.

Line al Teatro della Cooperativa

Una scena nuda, una linea. Cinque personaggi in fila per non si sa bene quale evento, non è specificato e in realtà non è nemmeno importante. L’importante è essere i primi della fila a tutti i costi. Non per merito, non per efficienza, non per qualifiche: semplicemente per precedere gli altri.

Quando la scena si apre, in fila c’è soltanto Flaminio, grezzo, non particolarmente intelligente, amante dello sport, ha passato la notte davanti alla linea bianca per accaparrarsi il primo posto.

Le cose cambiano quando entra in scena Stefano, giovane volubile e prepotente, appassionato di Mozart e ossessionato dalla morte, che con la sua parlantina cerca subito di circuire Flaminio e sovvertire l’ordine.

Si uniscono poi l’ambiziosa Moira, la quale tenterà di imporsi sul gruppo di uomini usando la sua sensualità; il cinico Dolan, che cade sempre in piedi, e Arnallo, l’inetto e remissivo marito di Moira.

Con il procedere dell’azione drammatica, grottescamente comica, i personaggi in scena al della Cooperativa (https://www.teatrodellacooperativa.it/) otterranno, anche se solo temporaneamente, il tanto agognato primato, in un crescendo di violenza, sotterfugi e meschinità.

Un classico del teatro dell’assurdo, rappresentato ininterrottamente dal suo debutto, nel 1967, ad oggi (è la più longeva produzione off Brodway), che riesce a mettere in luce e alla berlina le nevrosi della società moderna.

La regia di Renato Sarti

«Line – spiega il regista – è uno dei testi americani più interessanti del secolo scorso e, incredibilmente, ancora oggi uno dei più attuali, perché cattura perfettamente lo spirito della società in cui viviamo: un sistema che ci spinge crudelmente e irrimediabilmente alla competizione più sfrenata, fine a sé stessa. Come i personaggi di Line ambiscono ad essere i primi della fila per il gusto del predominio allo stesso modo noi, occidentali del XXI secolo, figli del capitalismo, siamo spinti ogni giorno a primeggiare, a discapito degli altri. La forma del teatro dell’assurdo risulta perfettamente calzante al messaggio che l’autore veicola: se in Beckett si aspettava Godot, un fantomatico essere umano che non arriverà mai, nel testo di Horovitz l’attesa è ancora più surreale, straniante, alienante. I cinque personaggi sono in attesa di un evento non specificato e, a dirla tutta, nemmeno importa quale sia: ciò che li spinge è, tristemente, banalmente, grottescamente, solo e soltanto il desiderio di prevaricazione».

«Partendo da questi presupposti – prosegue Renato Sarti – la regia non potrà che concentrarsi inevitabilmente e unicamente sui rapporti che si intrecciano intorno a quella immaginaria linea, unico elemento scenografico presente sul palco. E per questo più che mai alla parola è dato il compito di veicolare e tradurre l’aspetto grottesco di quei conflitti. Ma è un’illusione. Come per Beckett, anche per Horovitz lo sguardo sulla realtà e sugli uomini è spietato, nonostante la visione ironica da cui parte, con momenti comici esilaranti, dia la sensazione di cogliere queste tensioni in modo apparentemente più benevolo, apparentemente meno disumano. È forse questa la chiave del successo popolare dello spettacolo, che è rimasto in scena per più di quarant’anni a New York e che necessita di una compagnia di attori che abbiano alle loro spalle una frequentazione con la tradizione del teatro comico».

 

 

 

17 Maggio 2022
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