Teatro Roma
3:32 pm, 17 Maggio 22 calendario

La Medea di Dario D’Ambrosi di scena all’Argentina

Di: P.P.
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TEATRO Dario D’Ambrosi, fondatore e direttore del Teatro Patologico porta in scena al Teatro Argentina, giovedì, alle ore 20.30, Medea di Euripide, da lui adattato e diretto, e interpretato dagli attori diversamente abili del corso universitario sperimentale di Teatro integrato dell’emozione, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

La Medea di D’Ambrosi

«Lo spettacolo – spiega D’Ambrosi – sarà l’occasione di mostrare quanti e quali benefici il corso abbia portato alle persone disabili che lo hanno frequentato in questi anni e quanto sollievo abbia portato alle loro famiglie. Il programma didattico di teatro-terapia, da me impostato, ed eseguito da una preparatissima equipe di docenti specializzati, si basa su un percorso emotivo che, attraverso l’attività teatrale, aumenta la capacità di riconoscere e vivere con più consapevolezza le proprie emozioni e fornisce quegli strumenti utili a esprimerle e condividere proprio come deve saper fare un attore».

Gli attori del Teatro Patologico sul palco

Sul palco gli attori del Teatro Patologico – giovani ragazzi affetti da malattie psichiche e disabilità fisiche – daranno vita a questa particolare versione della tragedia di Euripide affiancati da attori professionisti, tra cui Sebastiano Somma e Almerica Schiavo.

Lo spettacolo di D’Ambrosi in giro per il mondo

Lo spettacolo ha fatto il giro del mondo, calcando palcoscenici internazionali come il Quartier Generale delle Nazioni Unite di New York, l’Auditorium Umberto Agnelli di Tokyo, il Winton’s Music Hall di Londra, il Parlamento Europeo di Bruxelles, e ancora il Market Theater di Johannesburg (Sudafrica) e il Teatro Cafè La Mama di New York.

La vita di D’Ambrosi nel libro Tutti non ci sono

Dario D’Ambrosi ha da poco pubblicato con Le Commari Edizioni Tutti non ci sono, un’autobiografia che si snoda attraverso una scrittura “semplice” e che rimanda al suo vissuto: all’infanzia nella periferia milanese, all’adolescenza, alle rinunce passando per l’esperienza in manicomio fino al viaggio a New York che gli ha cambiato la vita.  Quella di D’Ambrosi è una scrittura soprattutto visiva, dove la narrazione diventa il parlato ed è proprio questa la ricchezza e la forza di Tutti non ci sono. Il libro, che è già stato presentato a Roma, nella stessa sede del Teatro Patologico, e a Milano, e che è andato ovunque esaurito, sarà lo stesso 19 maggio al Teatro Argentina.

P.P.

 

 

17 Maggio 2022
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