Torino
5:34 pm, 14 Aprile 22 calendario
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“Vita nascente”, Cgil contro la legge pro associazioni antiabortiste

Di: Redazione Metronews
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Non si placa la bagarre sul progetto “Vita nascente”, il fondo da 400 mila euro destinato dall’assessore regionale alle Politiche Sociali Maurizio Marrone ad associazioni antiabortiste che promuovano e realizzino progetti di tutela materno infantile, contrarie cioè all’interruzione di gravidanza. Una decisione contestata che arriva dopo quella di disapplicare le linee guide del ministero della Sanità che danno la possibilità di somministrare la pillola Ru486 anche in consultorio e non solo in ospedale.

Oggi, al coro di no al provvedimento, si è aggiunto quello della Cgil Piemonte che si è scaglia contro l’iniziativa. «Si tratta di un’ulteriore conferma che Regione Piemonte non intende applicare e rispettare la Legge 194 del 1978, da tempo sotto attacco da parte di chi pensa che la denatalità si combatta convincendo/costringendo le donne a fare figli», ha detto Anna Poggio, segretaria regionale Cgil, «sarebbe necessaria, invece, una politica che si occupi del sostegno alla genitorialità, di consultori pubblici che funzionino per le esigenze delle donne in tutto l’arco della propria vita, di asili nido accessibili e con orari adeguati alle esigenze di chi lavora, rispettando la autodeterminazione delle donne di scegliere se e quando fare figli. La linea della Regione antiabortista», conclude il sindacato, «non si è manifestata solo oggi, ma già nell’anno scorso, consentendo l’ingresso delle associazioni antiabortiste nei consultori e ostacolando l’applicazione dell’interruzione di gravidanza con metodo farmacologico», ha concluso.

Sulla stessa linea parlamentari piemontesi e i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle: «Regione Piemonte continua a varare provvedimenti, come ‘vita nascente‘, che puntano a ledere il diritto delle donne ad abortire. È solo l’ennesimo tentativo di calpestare e umiliare la libertà delle donne, dando sovvenzioni alla propaganda antiabortista di sedicenti associazioni pro-life».

Per la parlamenta di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli, invece, «Finalmente in Piemonte si dà la completa attuazione della Legge 104 che prevede una parte di sostegno alla maternità mai applicata in Italia». Montaruli ha poi accusato di demagogia «l’assessore comunale Rosatelli, lo stesso che sostiene il registro delle coppie omogenitoriali pur consapevole che le amministrazioni comunali non hanno alcun potere in merito, per sola ideologia arcobaleno ed infatti persino lui è stato costretto a sospenderlo».

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14 Aprile 2022
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