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4:19 pm, 7 Aprile 22 calendario

Europarlamento vota per embargo immediato gas russo

Di: Redazione Metronews
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L’Europarlamento chiede l’embargo immediato per le importazioni di gas dalla Russia. È quanto prevede una risoluzione sulla reazione Ue alla guerra in Ucraina nella quale si chiede anche il blocco delle importazioni di petrolio, carbone e combustibile nucleare. La richiesta di embargo immediato sul gas era oggetto di un emendamento approvato con 413 voti a favore, 93 contrari e 46 astensioni. L’intero testo è passato con 513 voti a favore, 22 contrati e 19 astensioni. Oltre alla richiesta di sanzioni sull’import energetico, il Parlamento europeo ha richiesto l’istituzione di un tribunale speciale delle Nazioni unite per i crimini di guerra in Ucraina e di accelerare la consegna di armi per permettere a Kiev di difendersi. La parte della risoluzione dedicata all’embargo sulle importazioni energetiche precisa che tale misura dovrebbe essere accompagnata da un’azione volta a continuare ad garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico dell’Ue nel breve termine e da dettagliate tappe da seguire per eventualmente revocare le sanzioni «nel caso in cui la Russia adotti provvedimenti intesi a ripristinare l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale e ritiri completamente le proprie truppe dal territorio ucraino».

Embargo immediato gas

I deputati hanno inoltre chiesto ai leader Ue di escludere la Russia dal G20 e da altre organizzazioni multilaterali, come l’Unhcr, l’Interpol, l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), l’Unesco e altre, per dare «un segnale importante del fatto che la comunità internazionale non tornerà a lavorare come di consueto con lo Stato aggressore». Gli europarlamentari hanno poi ribadito la necessità di «sequestrare tutti i beni appartenenti ai funzionari russi o agli oligarchi associati al regime di Putin, ai loro rappresentanti e prestanome, nonchè alle figure legate al regime di Lukashenko in Bielorussia». In riferimento alle atrocità, «che innegabilmente si configurano come crimini di guerra», commesse dalle truppe russe in Ucraina e in particolare a Bucha e che hanno quasi completamente distrutto Mariupol, Volnovakha e altre città e villaggi, i deputati hanno sottolineato che gli autori dei crimini di guerra devono essere ritenuti responsabili e hanno chiesto l’istituzione di un tribunale speciale delle Nazioni Unite per i crimini in Ucraina. Infine, i deputati hanno condannato fermamente la retorica russa che evoca un possibile ricorso all’uso di armi di distruzione di massa e hanno sottolineato che tali azioni sarebbero inaccettabili e darebbero luogo a gravissime conseguenze.

7 Aprile 2022
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