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10:45 am, 1 Aprile 22 calendario

Speranza: «La vittoria è dei vaccinati non dei No Vax»

Di: Redazione Metronews
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L’uscita dalle restrizioni per il Covid-19 è una vittoria dei vaccinati. Lo ha ribadito il ministro della Salute. Con la fine dello stato di emergenza e gli allentamenti delle misure per i non vaccinati, primo fra tutti la caduta dell’obbligo di super Green Pass per gli over 50 sul lavoro, hanno vinto i No Vax? «Penso che abbiano vinto le persone che hanno consentito all’Italia di uscire da una stagione drammatica – ha risposto Roberto Speranza parlando a Radio Anch’io su Rai Radio 1 – noi abbiamo fatto una delle migliori campagne vaccinali del mondo e d’Europa. Siamo al 91,37% di persone sopra i 12 anni che hanno risposto positivamente a questa chiamata al vaccino ed è grazie a loro se oggi ci possiamo consentire di evitare restrizioni che hanno caratterizzato altre stagioni». E in merito al certificato verde, «è chiaro – ha precisato – che il Green Pass è stato lo strumento che ci ha consentito di arrivare a questa percentuale di vaccinati. Ci sono stati Paesi europei anche molto importanti – penso all’Austria che ha fatto un quasi lockdown, ad alcune regioni della Germania, all’Olanda che ha chiuso bar e ristoranti – che negli ultimi 6 mesi, durante l’inverno-autunno che ci siamo appena messi alle spalle, hanno dovuto fare restrizioni pesantissime. Se l’Italia in questi 6 mesi non ha fatto sostanzialmente restrizioni generalizzate, è grazie a questa campagna di vaccinazione. Quindi dobbiamo insistere su questo terreno».

La vittoria dei vaccinati

«Non essere riuscito a far fare il lockdown a Milano e a Napoli durante la seconda ondata» di Covid-19 è il rammarico «più grande» di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza per l’emergenza Coronavirus, che fa un bilancio della gestione della pandemia in Italia, all’indomani dell’uscita del Paese dallo stato di emergenza. Pensando a quell’ottobre 2020, il docente di Igiene all’università Cattolica imputa la mancata chiusura alla «strenua contrarietà dei sindaci che scrissero al ministro. In realtà avremmo evitato la seconda ondata, bloccato la trasmissione dei contagi e limitato la terza ondata che hanno coinvolto tutte le regioni italiane provocando 70 mila morti. Venni attaccato da tutti, mentre ci avevo visto giusto». Anche oggi, nel primo giorno di una fase nuova, la linea suggerita da Ricciardi è quella della cautela: «Termina l’emergenza sul piano giuridico e si torna all’ordinaria amministrazione, ma non è finito l’allarme sanitario – avverte – bisogna mantenere le misure che abbiamo attuato finora, la vaccinazione in primis, il Green Pass, le mascherine, le distanze di sicurezza, la prudenza nei viaggi».

1 Aprile 2022
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