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2:23 pm, 29 Marzo 22 calendario

“Avvelenamento Abramovich? Potrebbero essere gas nervini”

Di: Redazione Metronews
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“In base ai sintomi riferiti da Abramovich se un avvelenamento c’è stato, ma per affermarlo servono le prove, si potrebbe pensare a dei gas nervini tipo Sarin o Iprite“. A ipotizzarlo, dopo la rivelazione di un presunto avvelenamento al tavolo dei negoziati Ucraina-Russia, confermato dall’oligarca russo alla vigilia del nuovo incontro negoziale di oggi in Turchia, Elisabetta Bertol e Francesco Mari, membri dell’Associazione internazionale e dell’Associazione italiana dei tossicologi.

Abramovich e l’ipotesi gas nervini

Certo è che un gas liberato in una stanza si sarebbe avvertito “soprattutto Iprite che è conosciuto anche come gas Mostarda – sottolinea Bertol – proprio per il suo forte odore che è un misto di aglio e senape. E’ vero che per ottenere un effetto basta anche una dose abbastanza bassa ma l’odore si sarebbe avvertito” perché “tutti questi gas – le fa eco Mari – sono abbastanza puzzolenti”.
C’è però un altro aspetto che fa pensare, sottolineano gli esperti, “un gas avrebbe colpito tutti quelli che stavano nei pressi, non soltanto una persona”. Dunque se non si è trattato di un gas potrebbero essere stati impiegati “degli organofosforici che portano questo stesso tipo di sintomatologia e possono essere anche aggiunti ai cibi. Ma – insiste Bertol – benché difficile circoscriverli a una delle due delegazioni che siedono allo stesso tavolo, io non mi discosterei dall’ipotesi dei gas nervini perché i sintomi danno più l’idea di essere stati causati da una sostanza gassosa”.

 

Quanto alla raccomandazione fatta oggi ai negoziatori dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, di non mangiare, bere e possibilmente toccare nulla al tavolo del confronto, “aggiungerei anche di non respirare – ironizza l’esperta – perché il gas è molto insidioso. Però di questo si può essere certi: se sono nello stesso locale – ribadisce – i sintomi più o meno gravi li avrebbero tutti”.

Ma esiste un antidoto con cui potrebbero essere stati trattati gli altri partecipanti per uscirne indenni? “L’atropina è un antidoto ai gas nervini ma non è una pillolina che si assume con facilità, va iniettata. Però tutto può essere a questo mondo che assomiglia a sempre più un film di spionaggio. Certamente quelli che hanno creato questo avvelenamento, se ci fosse la prova dell’avvelenamento, sono molto esperti. Del resto nel 2022 – conclude – tutti i servizi segreti sono supportati da dei chimici di altissimo livello quindi può anche trattarsi di una sostanza nuova, questo non lo possiamo escludere”.

29 Marzo 2022
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