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3:53 pm, 3 Febbraio 22 calendario

Il giuramento di Mattarella: «Dare risposte alle attese dei cittadini»

Di: Redazione Metronews
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«Vi ringrazio per la fiducia che mi avete manifestato chiamandomi per la seconda volta a rappresentare l’unità della Repubblica. Il Parlamento è la massima espressione della volontà popolare». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento durante la cerimonia di insediamento davanti alle Camere in seduta comune. Un discorso durato 38 minuti e interrotto per ben 52 volte dagli applausi dei grandi elettori. Mattarella ha ricordato che, come per lo scorso settennato, sarà guidato dal faro della Costituzione. Ma il suo pensiero è andato «a tutti gli italiani e alle italiane, a quelli che soffrono di più, che chiedono diritti e sostegno». Le loro «attese sarebbero state fortemente compromesse dal prolungarsi di uno stato di profonda incertezza politica e di tensioni, le cui conseguenze avrebbero potuto mettere a rischio anche risorse decisive e le prospettive di rilancio del Paese impegnato a uscire da una condizione di grandi difficoltà. Leggo questa consapevolezza nel voto del Parlamento che ha concluso i giorni travagliati della scorsa settimana. Questa è stata la ragione del mio sì e sono stati giorni travagliati anche per me». Ora il Parlamento deve lavorare «veloce e senza tentennamenti». Ponendo il tema della dignità, in tutte le sue sfumature, «come pietra angolare del nostro vivere civile in un Paese che non sia distratto».

«Lavorare veloci e senza tentennamenti»

«Ora bisogna dare risposte alle urgenze sanitaria, economica e sociale, senza ritardi né incertezze – ha proseguito Mattarella – la lotta contro il Covid non è finita e i vaccini sono decisivi». Il presidente, tra lunghi e ripetuti applausi, ha ricordato l’enorme impegno dei medici, degli operatori sanitari, dei sindaci, delle forze armate e delle forze dell’ordine. «L’Italia è un grande Paese, creativo e solidale. Ma affinchè la ripresa non sia effimera occorre un salto di efficienza del sistema Paese – ha sottolineato Mattarella, ricordando la sfida del Pnrr – dobbiamo lavorare ad una stabilità fatta di dinamismo. Pensare all’Italia del dopo emergenza, garantendo unità e facendo della lotta alle diseguaglianze e alle povertà l’asse portante». Il presidente ha ricordato i temi del declino demografico, della lotta alle mafie, dell’ambiente, dei disabili, della riforma della Giustizia, della libera informazione, del lavoro femminile e dei morti sul lavoro, citando l’ultimo ragazzo morto mentre svolgeva l’alternanza con la scuola. Ha denunciato la vergogna della tratta degli esseri umani.

Il ricordo di David Sassoli

Mattarella ha dedicato una parte del suo discorso anche al ruolo europeista e internazionale dell’Italia, alla crisi geopolitica in atto in Ucraina, all’impegno per la pace e il dialogo garantiti per lunghi decenni. «Non possiamo accettare che ora si alzi nuovamente il vento dello scontro in un continente che ha conosciuto le tragedie della Prima e della Seconda Guerra Mondiale», ha scandito il presidente, ribadendo la necessità che «nessun popolo possa temere aggressioni da parte dei suoi vicini». In conclusione, tra lunghi applausi, Mattarella ha ricordato l’esempio di «speranza e futuro nelle nostre mani» portato avanti dallo scomparso presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli.

3 Febbraio 2022
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