Tra gli Alfieri di Mattarella anche il piccolo russo che accoglie l’ucraino

Il più giovane non ha ancora 11 anni, li compirà il 31 maggio. Alexander Bani, di Città di Castello, è tra i 30 nuovi Alfieri della Repubblica nominati oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per aver dimostrato un impegno per la pace e la solidarietà, attraverso «gesti di amicizia, cooperazione, inclusione affinchè le diversità non diventino mai barriere».
Lui, di madre russa, si è improvvisato mediatore culturale per un nuovo compagno di classe, Sasha, fuggito con la famiglia dalla guerra in Ucraina. La più anziana è invece Elisaveta Petronela Merfu, di Scalea (Cosenza), che ad aprile supererà la soglia dei vent’anni. E’ stata premiata per l’opera di volontariato che svolge in favore dei ragazzi più piccoli, «dopo aver ricevuto aiuto in un periodo difficile della propria vita». Da Nord a Sud, ragazze e ragazzi, da gesti di coraggio a tanti gesti di solidarietà all’attivismo sul fronte dei diritti o dello spreco alimentare, i trenta alfieri scelti dal Presidente testimoniano i bei gesti della società civile anche tra i più giovai.
Tra gli Alfieri il “postino”
Un altro decenne della lista, William D’Alascio , nella sua scuola, la Sanminiatelli di Perignano, frazione di Crespina Lorenzana (Pisa) in tempi di pandemia usciva carico di fotocopie da distribuire ai compagni malati. «Dovevano – dice – rimanere al passo con quello che gli altri alunni facevano in classe. Quindi ogni giorno prendevo le fotocopie della lezione, scrivevo su ognuna il nome dell’alunno assente, e dopo pranzo le andavo a lasciare nelle cassette della posta di ognuno». Solo dopo, da Perignano si poteva far ritorno a casa, nella frazione di Cenaia, a 5 km dalla scuola. Con l’aiuto della mamma, naturalmente. Il quotidiano impegno civico e solidale di William è andato avanti per più di un mese dopo il rientro a scuola dopo il lockdown, e continua ancora oggi tutte le volte che un bambino della classe si ammala.
La blogger
Premiata anche la blogger di Cavallini, in provincia di Lecce, Chiara Longo, 18 anni. Il suo blog, #PlugInTheWorld (collegare il mondo), è nato – racconta – come antidoto al lockdown, nel 2020. «Scrivevo, in inglese, per informare i giovani su ciò che accadeva. Temi come parità di genere, cambiamenti climatici, guerra, mafia, politica, mi interessano da sempre: intervengo sempre quando ne parliamo in classe. In pandemia ho fatto sentire così la mia voce». A cui si sono aggiunte quelle di altre ventitrè ragazze, che scrivono da ogni parte del mondo. «Tramite il Malala Fund, fondato dalla premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai, e l’iniziativa Onu GirlUp, sono entrata in contatto con ragazze afgane, irachene, nigeriane, che non hanno avuto paura di sfruttare questo mezzo per esprimersi. C’è chi racconta dell’istruzione negata, chi trova la forza di studiare per conto suo, chi interviene all’Assemblea Generale dell’Onu per testimoniare quanto sia drammatica la situazione in Afghanistan». Racconto e attivismo: il blog è intervenuto anche per raccogliere offerte per i rifugiati ucraini, partendo dal liceo De Giorgi. «Di cosa sono più fiera? Di queste ragazze che mi hanno ispirata, che mi hanno dato forza. Questa vittoria è loro, prima che mia».
Lo youtuber sulla disabilità
Un altro 18enne premiato è Aniello Capuano, della provincia di Salerno. Aniello è affetto da Fshd, ovvero da distrofia facio-scapolo- omerale, una malattia rara a causa della quale ha perso la vista e l’udito, poi parzialmente recuperato grazie a un impianto cocleare. «La mia storia inizia all’età di sei mesi con il cambiamento del colore di uno degli occhi – racconta Aniello all’Adnkronos – pensavano fosse tutto normale e invece no». A cinque anni e mezzo la diagnosi di Fshd. «Sono non vedente da quanto avevo nove anni e mezzo, mentre a 11 anni ho fatto l’impianto cocleare. Non sento il peso della malattia, sono un ragazzo volitivo e cerco di dare sempre il meglio di me», racconta. Aniello oggi ha 18 anni e frequenta il liceo scientifico Rescigno, di Roccapiemonte (Sa). Aniello ha un canale Youtube dove, quando può, racconta agli altri della sua malattia. È molto attivo in ambito scolastico ed extra – scolastico ed ha scritto un contributo nel libro “Storie diverse: La normalità del disagio”, edito da Feltrinelli. Tantissime le iniziative di beneficenza che realizza con i compagni del suo liceo
Gli altri Alfieri insigniti del riconoscimento
Sokona Souare, 10/7/2007, residente a Avigliana (To), Per il coraggio e la determinazione con cui affronta la sua disabilità. Per la voglia di comunicare che riesce a trasmettere, e l’amicizia che è riuscita a costruire;
Francesco Spataro, 8/6/2006, residente a Celico (CS) . Per la generosa attività di volontariato attraverso la quale cerca di sensibilizzare i coetanei sull’importanza della condivisione e sul valore del cibo.
Riccardo Maria Jules Van Lysebetten, 3/12/2003, residente a San Donato Milanese (MI). Per l’attività di volontariato, che non è mai venuta meno nelle fasi più acute della pandemia. Il contributo di solidarietà di cui è capace, nonostante una disabilità, lo ha reso un esempio per molti.
Riccardo Yanovskyy, 27/12/2006, residente a Latina. Per la generosità d’animo e la testimonianza di solidarietà e di accoglienza mostrate nei confronti di connazionali ucraini in fuga dalla guerra, in particolar modo di un coetaneo arrivato in Italia nelle fasi iniziali del conflitto.
Tommaso Zotti, 22/11/2008, residente a Campo San Martino (PD). Per la prontezza con cui ha affrontato una situazione di emergenza, provocata dal malore del conducente di uno scuolabus. Grazie al suo intervento, tutti gli occupanti del mezzo sono riusciti a mettersi in salvo.
Diletta Lago, 22/2/2005, residente a Cittadella (PD). Per l’amicizia incondizionata con cui ha aiutato una compagna di classe con disabilità nell’interazione sociale. La sensibilità dimostrata si riflette anche nella delicatezza della sua scrittura che l’ha portata a inventare una fiaba per bambini per la quale ha ottenuto un importante riconoscimento.
Anna Assunta Lombardi, 27/11/2009, residente ad Almese (TO). Per la testimonianza di solidarietà che ha offerto imparando rapidamente la lingua dei segni. Il suo impegno ha favorito l’integrazione di una compagna di classe sorda, proveniente dal Mali. La loro bellissima storia dimostra come l’amicizia possa abbattere tante barriere.
Giulia Martinello, 30/5/2004, residente a San Pietro in Gu (PD). Per il servizio volontario prestato a favore di una comunità della Bosnia che, a distanza di anni, non è ancora riuscita a dimenticare l’orrore della guerra. Una testimonianza di solidarietà concreta, realizzata rinunciando al periodo di ferie estive.
Gioele Mazzone, 19/7/2005, residente a Cengio (SV). Per la tenacia e l’impegno civico con i quali promuove e sostiene le campagne di sensibilizzazione sui temi legati alla salvaguardia del territorio, al cambiamento climatico e alla sostenibilità ambientale.
Elisaveta Petronela Merfu, 29/4/2003, residente a Scalea (CS). Per l’impegno sociale e l’attività di volontariato che ora svolge in favore dei ragazzi più piccoli, dopo aver ricevuto aiuto in un periodo difficile della propria vita.
Beatrice Papei Allori, 8/4/2005, residente a Genova. Per l’impegno con cui, grazie alla sua scrittura e alla sua creatività, cerca di trasmettere ai coetanei il valore della memoria, in particolare la memoria degli orrori della Shoah. Perchè mai più l’umanità cada in quell’abisso.
Ettore Prà, 5/6/2005, residente a Monteforte d’Alpone (VR). Per la sportività e il senso di solidarietà dimostrati quando si è fermato a soccorrere un avversario, rovinosamente caduto, durante una competizione ciclistica.
Andrea Premoli, 12/8/2004, residente a Milano. Per il sostegno offerto nel percorso scolastico a un compagno con disabilità e per l’amicizia che con lui è riuscito a costruire, facilitandone l’integrazione nel gruppo dei coetanei. Per l’impegno con il quale, anche attraverso i social, cerca di sensibilizzare sui temi della disabilità.
Josephine Riccio, 11/6/2006, residente a San Potito Sannitico (CE). Per la quotidiana testimonianza del valore irrinunciabile e positivo delle diversità. La sua tenacia è un esempio offerto a tutti per contrastare pregiudizi ed emarginazione.
Giulia Rossi, 27/2/2004, residente a Modena. Per l’energia e l’entusiasmo con cui presta la sua opera di volontaria. La solidarietà e l’impegno dimostrati nonostante la giovane età sono l’esempio di come ciascuno di noi può contribuire a migliorare la vita della comunità.
Simone Rovere Meloni, 23/12/2003, residente a Uras (OR). Per il coraggio e la perseveranza con cui ha reagito alla perdita di parte del suo gregge in seguito a una drammatica alluvione. La solidarietà ricevuta gli ha dato la forza per rialzarsi e per continuare a fare il lavoro che aveva scelto per il suo futuro.
Giovanni Scialdone, 3/12/2004, residente a Vitulazio (CE). Per avere, senza esitazione, praticato manovre di rianimazione su una persona in arresto cardiaco salvandole la vita. Per la costanza con cui si impegna in un’opera di sensibilizzare sul valore delle manovre salvavita e sulla cultura del soccorso.
Mario Amatuzio, 21/11/2005, residente a Bojano (CB) . Per l’azione di volontariato svolta in particolar modo in favore di persone anziane durante la fase più acuta della pandemia, e per l’impegno con cui a scuola contribuisce all’inclusione e contrasta il bullismo.
Viola Bandinu, 5/2/2006, residente a Olbia (SS). Per il maturo impegno con cui partecipa come volontaria a progetti e attività di doposcuola per i ragazzi più giovani. La sua capacità di ascolto e di accoglienza dei più vulnerabili le ha permesso anche di diventare un esempio per altri volontari.
Alessandro Cuomo, 28/5/2004, residente a Roma. Per il senso civico mostrato nel dare pronto aiuto a una signora, vittima di un furto. Con coraggio ha rincorso i due ladri, ha contribuito ad assicurarne uno alla giustizia ed è riuscito a riconsegnare alla vittima il portafogli che le era stato sottratto.
Maddalena Da Rozze, 20/3/2006, residente a Sedico (BL). Per la dignità e il forte senso di responsabilità con cui ogni giorno si prende cura della mamma malata. La sua maturità le ha permesso di salvare la vita alla madre quando, a fronte di un improvviso aggravamento, è stata capace di attivare immediatamente i soccorsi.
Zaccaria Dellai, 3/11/2011, residente a Laives (BZ) . Per l’attenzione dimostrata nei confronti delle persone anziane anche attraverso l’ideazione di un fumetto che li vede protagonisti. Sul tema dello scambio intergenerazionale ha continuato a impegnarsi, coinvolgendo l’associazione di cui fa parte.
Francesca Di Sabatino, 31/7/2004, residente a Isola del Gran Sasso d’Italia (TE). Per il servizio di volontariato prestato in favore dei bambini e delle persone più deboli. Il suo impegno costituisce un esempio di cittadinanza attiva ed esprime il sentimento di una intera comunità che ha deciso di reagire insieme e rialzarsi dopo il sisma del 2016.
Luigi Falconi, 6/11/2003, residente a Latina. Per aver saputo trasformare le proprie difficoltà in opportunità, dimostrando come le differenze siano una ricchezza per tutti. Per aver messo le proprie abilità informatiche a servizio di una associazione che si impegna per uno «sport inclusivo».
Maria Grazia Fragale, 19/12/2005, residente a Serrastretta (CZ). Per la testimonianza di solidarietà che ha offerto nelle sue diverse attività. Per aver favorito l’integrazione di una ragazza ucraina all’interno della classe e per aver aiutato alcuni rifugiati ucraini nell’apprendimento della lingua italiana.
Deborah Maria Inserillo, 1/8/2003, residente a Termini Imerese (PA). Per l’attività di volontariato con cui testimonia l’importanza della condivisione e del dono. Per l’impegno contro lo spreco alimentare, fatto di azioni concrete e di sensibilizzazione per uno sviluppo sostenibile.
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