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4:48 pm, 11 Gennaio 22 calendario

Primo trapianto di cuore di maiale in un essere umano

Di: Redazione Metronews
Primo trapianto di cuore di maiale
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Primo trapianto di cuore di maiale effettuato con successo in un essere umano. Un 57enne con una malattia cardiaca ha ricevuto un cuore da un maiale geneticamente modificato, una procedura rivoluzionaria che offre speranza a centinaia di migliaia di pazienti. L’operazione, durata otto ore, si è svolta a Baltimora e il paziente, David Bennett Sr. del Maryland, ora è in buone condizioni, secondo i chirurghi del Centro medico dell’Università del Maryland. «Crea il polso, crea la pressione: è il suo cuore – ha detto il dottor Bartley Griffith, direttore del programma di trapianto cardiaco presso il centro medico, che ha eseguito l’operazione in una dichiarazione riportata dal New York Times – funziona e sembra normale. Siamo entusiasti, ma non sappiamo cosa ci riserverà il domani. Non è mai stato fatto prima». L’anno scorso circa 41.354 americani hanno ricevuto un organo trapiantato, secondo la United Network for Organ Sharing, un’organizzazione no profit che coordina gli sforzi di approvvigionamento degli organi della nazione. Ma c’è una grave carenza di organi e una dozzina di persone nelle liste muoiono ogni giorno. Circa 3.817 americani hanno ricevuto cuori di donatori umani l’anno scorso, ma la domanda potenziale è ancora più alta.

Primo trapianto di cuore di maiale

Lo xenotrapianto, il trapianto di organi dagli animali all’uomo, è una sfida iniziata quasi sessant’anni fa. Nel XVII secolo c’erano stati i primi tentativi di usare sangue animale per le trasfusioni ma solo nel 1963 il medico americano Keith Reemtsma impiantò il rene di uno scimpanzè in un uomo di 44 anni. L’intervento però non ebbe successo e pure in quelli successivi, fatti usando anche fegato e cuore prelevati a babbuini o scimpanzè, il paziente più fortunato visse 9 mesi. Nel 1984 un gruppo di chirurghi della Loma Linda University della California tentò il trapianto di un cuore di babbuino in una neonata, ricordata come Baby Fae. Stephanie Fae Beauclair, questo il suo nome, era un bambina americana nata con la sindrome del cuore sinistro ipoplasico: il trapianto fu un successo anche se morì dopo tre settimane per una crisi di rigetto e complicazioni renali e cardiache. Nell’ottobre scorso alcuni chirurghi a New York avevano trapiantato il rene di un maiale geneticamente modificato in una persona cerebralmente morta. Attualmente, come dimostra il trapianto di cuore di Baltimora, si ritiene che il maiale sia l’animale più indicato per trapiantare organi sull’uomo, in quanto meglio compatibile dal punto di vista anatomico e fisiologico. I suini riducono il rischio della trasmissione di virus perchè è possibile creare maiali privi di quasi tutti gli agenti potenzialmente pericolosi per l’uomo, con la sola eccezione dei retrovirus porcini. I suini offrono il vantaggio di esser facili da allevare e gli organi, trapiantabili da cellule staminali pluripotenti del paziente, raggiungono le dimensioni adatte al trapianto in un corpo umano in appena sei mesi. Poichè l’organo trapiantato è autologo – cioè composto dalle cellule del paziente – il paziente non dovrebbe assumere farmaci immunosoppressivi potenzialmente dannosi.

11 Gennaio 2022
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