Torino
11:59 am, 23 Dicembre 21 calendario
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Tragedia della gru, folla in Duomo e lutto cittadino

Di: Redazione Metronews
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TORINO – Folla commossa in Duomo a Torino per l’ultimo saluto a Filippo Falotico il giovane operaio 20enne deceduto sabato scorso insieme a due compagni di lavoro a causa del crollo di una gru in via Genova. A stringersi attorno a mamma e papà, familiari e amici e tanti giovani. La salma del giovane, coperta da rose bianche, ha fatto il suo ingresso in chiesa poco prima delle 11 accompagna da silenzio e singhiozzi. Sul sagrato del Duomo il cofano di un’auto, una delle grandi passioni di Filippo, circondato da palloncini blu e bianchi, dove gli amici hanno lasciato le loro firme con pennarelli indelebili.

Le immagini del funerale di Filippo Falotico, il più giovane dei tre operai morti nell’incidente sul lavoro di via Genova (NOVA)

Tragedia della gru, città in lutto

In occasione dei funerali, intanto, la Città di Torino ha proclamato lutto cittadino con bandiere a mezz’asta su tutti i palazzi comunali . Al lutto hanno aderito anche sindacati e istituzioni economiche. Alle esequie sono presenti il prefetto e il sindaco di Torino, Raffaele Ruberto e Stefano Lo Russo, gli assessori comunali Gianna Pentenero, Mimmo Carretta e Francesco Tresso, il vice presidente della Giunta regionale Fabio Carosso e l’assessore Andrea Tronzano, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Agatino Carrolo. Le salme delle altre due vittime dell’incidente Roberto Peretto, 52 anni, e Marco Pozzetti, 54, saranno portate nei comuni di residenza, in Lombardia.

(Foto NOVA)

L’arcivescovo Nosiglia: «Tragedia inaccettabile»

«La scomparsa di questi lavoratori ci coinvolge tutti, è una tragedia che investe la vita, i problemi e la responsabilità di tutta la città. Non si può risparmiare sulla vita». Così l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, che stamattina in Duomo ha celebrato i funerali di Falotico. «Oggi all’antivigilia di Natale vorremmo essere ovunque ma non qui – ha detto Nosiglia – è inaccettabile che in un Passe che vuole essere tra i più avanzati, si registrino così tanti incidenti mortali sul lavoro. C’è bisogno di un’adeguata legislazione e investimenti negli organismi di controllo affinché le leggi vengano applicate. I costi della sicurezza sono il vero risparmio, il vero investimento». E ancora: «Le istituzioni e le agenzie di controllo non possono rimanere inerti di fronte a questa guerra non dichiarata della sicurezza sul lavoro. Tutti siamo responsabili. Ma non dimenticheremo, come non abbiamo dimenticato i morti della Thyssen di quattordici anni fa».

23 Dicembre 2021
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