serie
3:27 pm, 20 Dicembre 21 calendario
3 minuti di lettura lettura

Ficarra e Picone “Incastrati” nella serie Netflix

Di: Redazione Metronews
Ficarra e Picone
condividi

«Quando Netflix ci ha proposto la serie non c’era ancora la pandemia. Poi siamo stati costretti a lavorare da casa e abbiamo sperimentato la scrittura a distanza, imparando la nuova metrica della serie. Ma la comicità resta la stessa del cinema». Parola di Salvatore Ficarra che spiega così la genesi di “Incastrati” la prima serie tv del duo storico che compone con Valentino Picone, dal primo gennaio su Netflix.

Ficarra e Picone e la comedy crime

«A noi piace farvi ridere, non consolarvi. Abbiamo puntato sul crime come veicolo di ironia. Ma nella realtà in Italia ci sono spesso crime senza colpevoli», prosegue Ficarra spiegando la scelta della comedy crime e della componente mafiosa della storia.

Davanti al paragone con l’altro storico duo comico siciliano composto da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Picarra  non ha dubbi. «Son stati due mostri sacri – dice – e noi siamo dei loro grandi tifosi abbiamo visto tutti i loro film due mostri sacri. Ma dal punto di vista della comicità ci sentiamo più vicini a Pino Caruso».

Ironia sulla mafia

«Abbiamo da sempre uno sguardo ironico su tutto, su di noi come persone, come duo comico, sulle storie che raccontiamo e anche sulla mafia». Valentino Picone spiegato così in conferenza il tema «mafia». Tema che fa da spunto e sfondo delle vicende comiche e rocambolesche di Incastrati. «È stato bello raccontare di nuovo, insieme a una certa Sicilia. Raccontare una certa mafia, nascosta ma lontana dall’essere definitivamente sconfitta – chiarisce – rispetto alla mafia il nostro principio è stato sempre quello di non dimenticare. Noi c’eravamo ai tempi delle stragi. Abbiamo interiorizzato il senso vergogna e adesso abbiamo il compito di tenere alta l’attenzione per i giovani che in quegli anni non c’erano ancora».

La serie è girata in Sicilia e ambientata in un imprecisato paesino che nella realtà è Sciacca. «Citiamo spesso Germi nei nostri film, il palazzo della storia è lo stesso di Sedotta e abbandonata così come è una citazione del suo film il cognome Ascalone, Germi andrebbe riscoperto» spiega ancora, chiarendo di non avere preferenze tra cinema, teatro, tv e serie. «Non c’è un genere di serie A o B, ci piace esplorare e cambiare, e mettiamo la stessa serietà nel fare una puntata di Striscia la notizià o un film».

20 Dicembre 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo