No Vax
12:30 pm, 10 Settembre 21 calendario

No Vax e No Green Pass, Lamorgese: “Rischio estremismo”

Di: Redazione Metronews
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Il rischio estremismo tra i No Vax esiste.  “La preoccupazione c’è, perché vedo che i toni salgono sempre di più e il rischio è che ci siano estremismi che vanno a incidere sulle manifestazioni”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese durante la presentazione del Libro Blu 2020 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, parlando delle proteste No Vax e No Green pass.     “L’impegno è stato grande – ha ricordato – da inizio pandemia abbiamo svolto circa 50 milioni di controlli e abbiamo avuto anche manifestazioni con infiltrazioni della criminalità che hanno creato dei problemi. Di recente abbiamo avuto manifestazioni che ci davano preoccupazione, come il blocco delle stazioni, dove ci siamo impegnati particolarmente trattandosi di un servizio pubblico e di un possibile reato ma alla fine è andata bene”.

Alcune delle armi trovate durante le perquisizioni agli otto no vax
Alcune delle armi trovate a casa di uno degli otto no vax indagati

No Vax, Speranza: “Pugno duro”

Sull’importanza delle vaccinazioni “abbiamo la necessità assoluta che ci sia una presa di coscienza individuale da parte di tutti. E’ vero che ci sono alcuni No Vax anche facinorosi, e quando si arriva alla violenza per me serve il pugno duro, non può esserci tolleranza. Ma ci sono alcune persone rispetto alle quali dobbiamo usare attenzione, dialogo e ascolto”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza alla tavola rotonda in occasione della presentazione del Libro blu. “Non voglio immaginare che ci siano milioni di No Vax“, ha aggiunto. “Ci sono molte persone che hanno dubbi, paure, dobbiamo usare gli strumenti dell’evidenza e della persuasione. L’evidenza scientifica che riceviamo ogni giorno da ogni angolo del mondo ci dà un’arma potentissima, i vaccini sono molto efficaci”.

I “Guerrieri”

Ieri otto No Vax sono stati perquisiti a Milano, Roma, Venezia, Padova, Bergamo e Reggio Emilia dalla polizia. Sono indagati per istigazione a delinquere aggravata. Secondo gli inquirenti, gli otto, che hanno una età che va dai 53 anni ai 33 anni, facevano parte di una chat Telegram chiamata “I guerrieri” e miravano a intraprendere azioni “tese a mutare o condizionare la politica governativa e istituzionale in tema di campagna vaccinale», come scrivono il capo del pool antiterrorismo di Milano, Alberto Nobili e il pm Piero Basilone nei decreti di perquisizione.

Zaia: “Brutto clima, uno mi ha scritto ti sparo in bocca”

Parlando dell’inchiesta che ieri ha portato alla denuncia di alcuni attivisti no-vax che minacciavano azioni violente contro governo e giornalisti il presidente del Veneto Luca Zaia ha spiegato che “c’è un brutto clima… ci si scandalizza per l’indirizzo di casa di un politico? A me hanno fatto un video con una infografica per raggiungere la mia abitazione. Veniamo accusati quotidianamente di aver ammazzato le persone in terapia intensiva, di seguire un disegno superiore che prevede di fare tanti malati…”.     Il presidente ha poi letto un messaggio recentemente diffuso in rete in cui alcuni ignori scrivono che “il traditore Luca Zaia e sua moglie sapevano del colpo di Stato pandemico. Amici veneti, stiamo raccogliendo prove per accusarlo per alto tradimento della nazione italiana”. “Su 100 persone di quelle chat, 99 di queste magari erano lì di passaggio e hanno dato un calcio al moribondo a terra ma uno che possa perdere la testa e possa pensare di non fermarsi solo a quello esiste – ha proseguito – spesso sono state sottovalutate queste situazioni e penso non ci sia un amministratore che non abbia ricevuto minacce. Non può tutto essere sempre liquidato come critica politica e se il problema è la legge allora la legge va rivista perché non dobbiamo sempre occuparci del problema solo dopo aver trovato una katana o un tirapugni. Sono 20 mesi che vanno avanti così”.  “Uno mi ha scritto “se ti prendo ti sparo in bocca”, questa persona è stata identificata, è un militare con famiglia, gli ho chiesto di fare volontariato, non voglio rovinarlo, e l’altro giorno mi è arrivata la carta che ha iniziato a farlo alla Croce Rossa, è stata la mia condizione per ritirare la querela”, ha rivelato il presidente del Veneto parlando nel corso di un punto stampa. “Le mie abitudini? Non le ho cambiate, anche ieri sono stato per campi a passeggiare, ma non è vivere questo… non è vita” ha poi aggiunto.

10 Settembre 2021
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