Milano
5:05 pm, 9 Settembre 21 calendario

Il delirio No Vax contro Parlamento, Draghi e 5G

Di: Redazione Metronews
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Frasi deliranti che inneggiano al bombardamento del Parlamento, alle molotov contro i giornalisti nonché all’abbattimento delle antenne 5G. Sono quelle contenute nella chat Telegram “I guerrieri” della quale facevano parte gli otto No Vax perquisiti oggi per ordine della procura di Milano. «I giornalisti, i media saranno i primi ad andarsene. Se in lontananza, nascosti vedete furgoni delle tv private o pubbliche, dategli fuoco. Una molotov. Dategli fuoco o con loro dentro o vuoto il furgone, dategli fuoco», si legge in uno screenshot. Ma il delirio riguardava anche ipotetiche azioni contro il Parlamento: «Radere al suolo il Parlamento con tutti loro dentro – si legge – basta un piccolo drone pilotato a distanza da uno dei tetti di Roma… un 500 grammi di tritolo e lo lasci cadere durante la seduta…». Per fortuna, secondo gli inquirenti, non si tratterebbe però di un progetto, ma di farneticazioni, definite dagli inquirenti «puro odio delirante».

Gli altri bersagli da colpire erano le forze dell’ordine e i “Palazzi del potere” cui contestano di portare avanti un “disegno di sistema del dominio”. “Con azioni violente” puntavano a “mutare o condizionare la politica governativa e istituzionale in tema di campagna vaccinale” si legge nel decreto di perquisizione, firmato dal capo della sezione distrettuale antiterrorismo di Milano Alberto Nobili e dal pm Piero Basilone.

Uno degli screenshot dei No Vax

I No Vax si scambiavano l’indirizzo dei Draghi

I “i guerrieri” si scambiavano anche informazioni sull’indirizzo del presidente del Consiglio Mario Draghi. «L’appartamento di Mario Draghi è situato al numero di… quartiere di… questa fonte è sicura», si legge in un altro screenshot, dove l’utente No Vax  chiedeva però agli altri membri del gruppo di verificare che il presunto indirizzo del premier fosse giusto. Infine, nel mirino anche le antenne 5G: «Dobbiamo bruciare, sono ben esposte…. Basta avere la mira giusta dalla distanza. Se ne può mettere fuori uso tanti contemporaneamente così che diventeranno matti nel correre dietro a ripararle».

9 Settembre 2021
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