Afghanistan
11:22 am, 17 Agosto 21 calendario

Afghanistan, talebani: «Donne nel governo in base a sharia»

Di: Redazione Metronews
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«L’Emirato islamico non vuole che le donne siano vittime. Dovrebbero essere nella struttura del governo in base alla sharia». Sono le parole, riportate dalla tv satellitare al-Jazeera e dalla turca Trt, arrivate da Enamullah Samangani, rappresentante della “commissione cultura” dei Talebani, nuovi padroni dell’Afghanistan dopo la resa di Kabul. «La struttura del governo non è del tutto chiara, ma – ha aggiunto – dovrebbe esserci una guida completamente islamica e tutte le parti dovrebbero partecipare».

Afghanistan, la paura delle donne magistrato

Le parole di Samangani non convincono le giudici donne afghane: «È terribile ma il solo modo di salvarci, se vogliamo vivere, è cercare di fuggire. Se rimaniamo qui saremo imprigionate o moriremo». Aveva scritto sui social la giovane giudice afghana Tayeba Parsa, quando i talebani non erano ancora entrati a Kabul, ora rilanciato dai media di diversi Paesi occidentali, tra cui Francia e Canada. Tayeba Parsa è una delle 250 giudici donne in Afghanistan, l’11% della categoria, in carica per lo più nella capitale e regolarmente oggetto di intimidazioni e aggressioni, già prima del ritorno al potere degli estremisti islamici. «Lei è maggiormente a rischio in quanto appartenente alla minoranza etnica hazara, storicamente perseguitata dai talebani», sottolinea il blog «Politica femminile Italia».

A nome di tutte le colleghe, Tayeba Parsa aveva anticipato che i talebani una volta di ritorno al potere Icercheranno vendetta, prendendo di mira per primi i militari, la magistratura e le donne». Nella loro carriera pubblica, diversi giudici donne hanno processato e condannato dei talebani, ma anche potenti uomini d’affari che con gli estremisti hanno stretti legami, esponendole oggi ad un rischio aumentato di repressione.

Il figlio del mullah Omar: «Niente irruzioni»

Fa sentire la sua voce il mullah Yaqoob, figlio del mullah Omar e capo della potente “commissione militare” dei Talebani. In un messaggio audio il figlio del fondatore del movimento dei Talebani, ordina di non fare irruzione nelle case, soprattutto a Kabul. Lo riportano al-Jazeera e Tolo News dopo la notizia di un messaggio audio diffuso la scorsa settimana in cui ordinava ai combattenti di rispettare le proprietà nelle aree conquistate.

17 Agosto 2021
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