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7:43 pm, 14 Luglio 21 calendario

Ddl Zan salvo per un voto Ora sale l’agitazione nel Pd

Di: Redazione Metronews
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Il ddl Zan è salvo ma per un solo voto di scarto. L’Aula del Senato ha infatti respinto la richiesta di Forza Italia e Lega di sospenderne l’esame con 136 voti contrari a fronte di 135 favorevoli. Pesano, a dire dei senatori di FdI  che non nascondono la «forte irritazione» nei confronti dei colleghi di coalizione, le assenze “ingiustificate” di 3 leghisti e 4 azzurri. Se tutti gli esponenti di centrodestra fossero stati presenti durante il voto, è il ragionamento fatto a caldo e tabulati alla mano, gli ex giallorossi sarebbero andati sotto e l’esame del provvedimento sarebbe stato interrotto, nonostante i voti dei renziani che si sono allineati con M5s e Pd, è l’accusa di FdI rivolta agli alleati.
L’esito del secondo voto sul ddl Zan, dopo la bocciatura di martedì delle questioni pregiudiziali (12 i voti di scarto), nonostante faccia registrare nel giro di 24 ore una nuova vittoria del fronte del sì al ddl Zan senza modifiche, mette in forte agitazione i dem. I renziani «non hanno tradito oggi, nessuno sgambetto, ma nei voti segreti andiamo a fondo», è la riflessione.  
“Parliamoci chiaro. Qui ci siamo noi che vogliamo approvare la legge. Per approvarla servono i voti che al Senato non ci sono, almeno non a scrutinio segreto- dice Matteo Renzi nella enews – E dunque bisogna cambiare gli articoli 1,4,7, come chiedono il mondo del femminismo, Arcilesbica, il mondo cattolico e tanti altri. La prima richiesta di modifica era arrivata da due senatrici del Pd, quali Valeria Fedeli e Valeria Valente. Il muro contro muro è garanzia di fallimento”. Perché allora il Pd, si chiede Renzi “vuole il muro contro muro? Ho l’impressione che siamo tornati indietro con la lancette della storia e di nuovo abbiamo un Pd che usa il tema dei diritti per ottenere consenso. Ma non per risolvere problemi. Il Pd preferisce avere un nemico contro cui fare polemica che non una legge che allarga i diritti. Stare in campagna elettorale a urlare contro Orban funziona di più che dare maggiori tutele ai ragazzi e alle ragazze gay, transgender, con disabilità”. “Noi, che eravamo contro Orban quando i grillini erano ancora sovranisti, non prendiamo lezioni su questi temi. Ma dobbiamo dire, con molto dispiacere, che rinunciare a una legge sui crimini d’odio in un momento del genere – solo per interesse di partito – è molto triste. Qui si scontrano due visioni diverse della politica”. 

14 Luglio 2021
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