Ddl Zan, 700 emendamenti Lega. Letta: niente negoziato

La Lega ha presentato circa 700 emendamenti al ddl Zan, che è oggi in Aula al Senato. Gli emendamenti presentati dal partito di Matteo Salvini sono per l’esattezza 672, più una ventina firmati dal vice presidente leghista del Senato Roberto Calderoli. Il dialogo sul ddl Zan non è solo possibile ma «doveroso: lo chiede il Santo Padre, lo chiedono gli italiani», ribadisce il leader del Carroccio Matteo Salvini che prosegue: «Il Parlamento non può dividersi su tutto, occorre fare le riforme della giustizia, del fisco, della pubblica amministrazione. Sul ddl Zan – sottolinea – si tratta di tenere ciò che di buono contiene quindi aumentare le pene per chi offende, aggredisce, insulta due ragazzi o ragazze che hanno il diritto di amarsi senza che nessuno si permetta di dire alcunchè, togliendo però, anche in questo caso, i bambini dalla contesa politica con le teorie gender, il bavaglio e la censura».

Emendamenti

Gli emendamenti presentati dal presidente leghista della commissione Giustizia del Senato Andrea Ostellari in sostanza raccolgono la sintesi che aveva prodotto dopo il tavolo di maggioranza dei giorni scorsi, che interviene sugli articoli 1, 4 e 7 del ddl Zan. E che già aveva trovato una buona condivisione, nel metodo e nel merito, da parte di Lega, Forza Italia, Italia viva e Autonomie, si fa sapere dalla Lega.

Sul Ddl Zan Letta insiste: nessun negoziato

Ma il segretario Pd, Enrico Letta, confermano fonti del Nazareno, ribadisce la posizione sul disegno di legge contro l’omotransfobia. «Non c’è nessun cambio di linea. Si al confronto in Senato. Nessun negoziato con Salvini. Per noi il testo Camera rimane il migliore».