Cannes
6:34 pm, 4 Luglio 21 calendario

Cannes, la Croisette pronta per il Festival

Di: Redazione Metronews
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CINEMA Dal 6 al 17 luglio, dopo l’annullamento dell’edizione 2020, la Croisette torna a essere la capitale del cinema mondiale: appuntamento mai come quest’anno attesissimo da tutti gli appassionati, la 74a edizione del Festival di Cannes, che rappresenta un evento fondamentale per la ripartenza del settore, è al centro della cover story del numero di luglio-agosto della Rivista del Cinematografo (disponibile dal 1°luglio e acquistabile al link www.cinematografo.it/riviste/ o scrivendo a abbonamenti@entespettacolo.org) con anticipazioni e approfondimenti esclusivi. 
Un’edizione che, come racconta Angela Prudenzi, vedrà la presenza di molte donne, più attrici che registe, con Lea Seydoux protagonista di ben tre film in concorso: “In The Story of My Wife della regista Ildikò Enyedi, un melodramma, d’amore e morte come si conviene, l’attrice francese tratteggia una giovane dalla personalità misteriosa pericolosamente in bilico tra la fedeltà totale e la libertà della passione”. 
Non manca l’Italia: Tre piani di Nanni Moretti in Concorso e tra Semaine de la Critique e Quinzaine des Réalisateurs ci sono conferme e rivelazioni, dal ritorno di Jonas Carpignano con A Chiara e le opere prime Piccolo corpo e Re granchio (”Sotto i riflettori di alcuni festival specializzati in work in progress – scrive Prudenzi – quest’opera prima promette di portare il cinema italiano in una dimensione finora ad esso sconosciutà’). Fino alla Palma d’Onore a Marco Bellocchio, che presenterà il suo nuovo documentario Marx può aspettare.
Un Festival che è anche territorio di ricerca e luogo di scoperte, come spiega Paolo Bertolin nella sua ricognizione sui titoli più sorprendenti della selezione: “Tra le scommesse Kirill Serebrennikov, prominente artista del teatro e del cinema russo e il giapponese Ryûsuke Hamaguchi”. 
Niente Covid movie, tanto cinema post Coronavirus: il lavoro sul nuovo immaginario collettivo è già iniziato. Gianluca Arnone indica alcuni titoli della selezione con cui decifrare queste “inquietudini pandemiche”, da The Innocents di Eskil Vogt e i suoi bambini demoniaci a Les Intranquilles di Joachim Lafosse con protagonisti compulsivi psicotici. 
E, per avvicinarsi a questa edizione della ripartenza, la Rivista del Cinematografo ricorda i fasti del passato, con Paolo Baldini che rievoca i divi che hanno infiammato la Croisette, da Marilyn Monroe a Robert Mitchum: “E se il peggio si può dire passato, allora ecco che i festival accanto alle funzioni tradizionali ne devono aggiungere un’altra, in fondo la più importante: moltiplicare il sogno bisogno di cinema e porgerlo allo spettatore stralunato e rinato. Nessun festival al mondo, come Cannes, vende/vendeva bene la sua merce, conosce/conosceva il linguaggio globale, sa/sapeva fare mercato, conciliare gli affari, oliare la distribuzione. E nel contempo raccogliere i sussurri della produzione d’autore”. 
 
 
 
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4 Luglio 2021
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