Quirinale
1:31 pm, 4 Luglio 21 calendario

Berlusconi al Quirinale? Banfi: “Sarebbe bellissimo”

Di: Redazione Metronews
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L’ipotesi di Slivio Berlusconi al Quirinale continua a far parlare e discutere, sia nell’ambiente politico che fuori. “Se Silvio Berlusconi diventasse presidente della Repubblica sarebbe bellissimo. Leggo sui giornali di questa possibilità e ne sarei davvero felice – dice Lino Banfi a proposito dell’ipotesi – ma glielo chiederò di persona tra pochi giorni, perché lui ogni anno, da quarant’anni, l’11 luglio che è il giorno del mio compleanno, mi telefona e mi dice auguri vecchio, perché sono nato poco più di due mesi prima di lui. Abbiamo entrambi quasi 85 anni. E l’11 luglio lo incoraggerò anche perché so che se andasse al Quirinale avrebbe vicino un uomo che è la sintesi, l’incarnazione della mediazione, che è Gianni Letta”. “E poi, parlando pro domo mia – scherza Banfi – con Berlusconi al Quirinale chissà che non si inventino un’altra onorificenza: io sono già stato nominato Cavaliere di Gran Croce, che è il grado più elevato dei cavalieri della Repubblica. Quindi dovrebbero coniarne una nuova, tipo il Nonno d’Italia o l’Allenatore del Quirinale, così gli consiglio i moduli che deve usare, se il 5-5-5 o la bi-zona – aggiunge citando le ‘soluzioni tecnichè del suo personaggio cult Oronzo Canà – per affrontare con serenità tutte le grane che un garante della Costituzione si trova a fronteggiare”, conclude l’attore pugliese. 
«Ora è prematuro parlarne ma Berlusconi sarebbe un ottimo presidente della Repubblica anche per il senso delle istituzioni che ha», ha affermato il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani.   
“La presidenza della Repubblica è una carica molto ambita perché, aldilà del pensiero corrente, ha un potere enorme, per durata e vastità (magistratura, forze armate, crisi di governo ed elezioni, servizi) – dice Marco Rizzo, segretario del partito comunista – Logico quindi che sia un incarico prestigiosissimo ed appetibile, sia da Berlusconi che da Draghi. Ma la fila degli aspiranti è lunga. Molto”, conclude Rizzo. 
Possibilista è Gianfranco Rotondi, presidente della Fondazione Dc, nel suo blog sull’Huffington post: “Per alcuni è un sogno, per altri un incubo (ma assai meno di un tempo): fatto sta che della candidatura di Berlusconi al Quirinale si parla. Ma la domanda d’obbligo è una: esiste questa possibilità? Secondo me sì. Nello scrutinio segreto, per Silvio non sarebbe improbabile un plebiscito a sua insaputa. Ma non si può pensare di portare Silvio al Quirinale con una battaglia di palazzo. Berlusconi nel Palazzo non ne ha vinta una. Ha vinto solo quando ha avuto il popolo alle spalle. Anche in questo caso, Berlusconi dovrebbe legare la sua elezione a un percorso di riforma dell’istituto in senso presidenziale, alla francese, come il centrodestra promette da decenni”. Berlusconi, aggiunge Rotondi, “sarebbe l’ultimo Presidente eletto dal Parlamento, pronto a dimettersi dopo un anno e mezzo, all’approvazione della riforma. Se questo schema sarà spiegato al Paese, non sarà difficile trovare una maggioranza parlamentare capace di compiere le scelte conseguenti. A cominciare dalla elezione a tempo di Silvio”. 

4 Luglio 2021
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