Cinema
5:35 am, 30 Giugno 21 calendario

«Boys guardano il passato usando la lente del rock»

Di: Redazione Metronews
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CINEMA I Boys del titolo sono Neri Marcorè, Marco Paolini, Giovanni Storti e Giorgio Tirabassi. Si muovono sulle musiche originali di Mauro Pagani e sono diretti da Davide Ferrario.
Da giovedì questa strana band sbarcherà al cinema per raccontare la storia di quattro amici da sempre – Joe, Carlo, Bobo e Giacomo – con il pallino della musica. Tanto che proprio grazie alla musica si erano incontrati e avevano formato un gruppo, The Boys. 
Erano gli anni Settanta e il successo era piombato su di loro come un fulmine a ciel sereno.
Poi, con il passare degli anni, ciascuno era stato intrappolato dai problemi personali e da una quotidianità omologante. Se non fosse per un viaggio insieme che li rimetterà di fronte ai sogni e alle ambizioni di una volta.
«Con la crisi di tutto quello che è possibile entrasse in crisi – spiega il regista – l’amicizia è quanto di buono ci è rimasto. Sentirsi parte di un gruppo (in questo caso una rock band, per quanto agée) è ancora qualcosa che ci regala la grazia di un posto nel mondo. Tanto più se queste amicizie sono di antica data e collegano il passato al presente e se il destino le sottopone a prove che ne testano la sincerità e il valore. I personaggi del film appartengono a una generazione (la mia, in effetti…) che non ha mai immaginato di invecchiare davvero».
«Essere sessantenni oggi è strano – prosegue Ferrario –  perché non ci si sente vecchi. Ma in questo c’è un pericolo: continuare a credersi giovani. Io penso invece che non dovremmo rincorrere chi ha meno anni di noi. Dovremmo essere fedeli a noi stessi e al nostro passato. Il che non significa rimpiangerlo con nostalgia, ma esserne dei testimoni sinceri, nel bene e nel male. Nella loro semplicità è quello che fanno i nostri Boys. Con un linguaggio capace, quello sì, di attraversare le generazioni: il rock». 
PATRIZIA PERTUSO
 
 

30 Giugno 2021
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